The Frozen «Blue Virtue» (2006)

The Frozen «Blue Virtue» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Atoragon »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
931

 

Band:
The Frozen
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Titolo:
Blue Virtue

 

Nazione:
Austria

 

Formazione:
Dennis Panholzer - Guitars, Vocals
Thomas Koller - Guitars, BackgroundVocals
Gerhard Peter - bass guitars
Thomas Zöchling - drums

 

Genere:

 

Durata:
45' 16"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si sente fin dalle prime note come la band austriaca non sia alle prime armi, anche se senza tempo è la loro proposta, in una ricerca (quasi disperata) di proporre musica che strizzi l'occhio alla classifica addirittura della Mtv generation e che allo stesso tempo affascini anche il mondo dell'hard rock e del metal. Missione fallita; ma non bruciamo le tappe e andiamo per ordine: la bio ci segnala che questi ragazzi dovrebbero “riempire il vuoto che Danzig e Type 0 Negative hanno lasciato a metà degli anni 90” e si preme molto sulla loro capacità (almeno sul loro provarci) a piacere un po'a tutti, beh, anzitutto sono colpito di come la loro musica abbia poco da spartire con le due band sopracitate, ma che soprattutto pur avendo una buona produzione ed esecuzione sia veramente povera di contenuti, mischiando rock radiofonico, alternative anni 90 (a livello di melodie, tendono infatti a mischiare leggere dissonanze qua e là in mezzo allo zucchero e ad usare spessissimo armonizzazioni minori e spesso dissonanti per la voce), ad un po'di metal a livello più che altro di batteria. Insomma, come quasi sempre avviene, chi troppo vuole nulla stringe e io anche se riconosco che siamo alle prese con un prodotto abbastanza professionale, temo che difficilmente riuscirà a convincere al 100% qualche fascia di pubblico (dato che pare sia a questo che mirano), anche a causa del loro problema principale: la voce. La voce di Dennis non convince, è stonata in un modo che non riesco a comprendere, non riesco a capire precisamente dove finisce la dose di carattere “voluta” e dove iniziano le vere stonature, diciamo che può ricordare i Cure, o comunque una voce puramente alternative che male si sposa con il loro stile a livello strumentale. A livello tecnico, a parte la voce, c'è da segnalare una esecuzione decente a livello di chitarre, un basso buono e dal suono ottimo e una batteria che svolge il suo lavoro in maniera onesta, il tutto coadiuvato come già accennato in apertura da una produzione precisa, pulitissima e scintillante, anche se non brilla affatto per calore (grazie al cavolo, si chiamano Frozen). A livello di songwriting come già ho detto si sente da un km odore di compromesso, infatti i primi pezzi scorrono via senza lasciare nulla nell'ascoltatore se non una grande sensazione di preconfezionato fino ad arrivare a “Winter”, piccola gemma di sincerità e vera ispirazione, ben nascosta nella tracklist, ed infatti si rivela uno dei migliori del disco mischiando alla produzione fredda delle melodie che riescono a far visualizzare incredibilmente bene l'atmosfera invernale e la neve che cade, assieme ad un testo molto poetico. Davvero impressionante. Altri pezzi degni di nota, anche se l'apice creativo della sopracitata canzone non si raggiungerà più per tutto il resto dell'album: “Jester” con un andamento dai richiami folk e voce femminile, e “Night of the Vampire” in cui cominciano a spuntare dei richiami a Danzig, con delle melodie retro-horror da drive in, molto evocative (ma il pezzo è una cover di Roky Erickson). In conclusione come abbiamo visto, una band che o si ama o si odia, nel senso che quelli che io ho visto come difetti potrebbero essere apprezzati dato che sono voluti; io ho apprezzato solo un pezzo, ma se siete amanti del genere magari una possibilità gliela si può dare.

Track by Track
  1. Frozen 70
  2. Adore 60
  3. Opposite 65
  4. Carnival 65
  5. Straight To Hell 60
  6. Winter 90
  7. Reason To Feast 68
  8. Violet 55
  9. Jester 70
  10. Whore 50
  11. Night Of The Vampire 80
  12. Still Frozen 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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