Dark Cold «Demon's Blood» (2002)
Dark Cold
Titolo:
Demon's Blood
Nazione:
Italia
Formazione:
Uriel - vocals
Sinner - lead guitar
Namtar - rhythm guitar
Helkar - keyboards
Kaio - drums
Genere:
Durata:
22' 39"
Formato:
2002
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
Sono felice di poter recensire questo demo, premettendo che non sono una grande amante del black metal, ma devo dire che questa volta sono rimasta veramente soddisfatta!
I lombardi Dark Cold Demon’s Blood, ci propongono un symphonic black metal di tutto rispetto, marcato dalla forte influenza di gruppi quali Cradle Of Filth e Dimmu Borgir. Le atmosfere cupe, malinconiche e molto suggestive delle tastiere, unite alle parti vocali, ricordano molto il sound dei Cradle; e a questo proposito vorrei spendere due parole sul lavoro di Uriel, e fargli i miei complimenti perché per un momento l’ho scambiato veramente per Dany Filth , in molti ci provano ad imitarlo…e credo che questa sia una delle rare volte che sento una voce così simile. Un po’ meno convincenti sono le parti growl (troppo…sforzate) e le parti pulite. Anche il lavoro della batteria è buono, sicuramente più versatile rispetto allo stereotipo “black”, in particolar modo a quello di gruppi “emergenti”. Kaio infatti non si limita a lanciare ritmiche furiose e continue, ma muove il tempo dando un buon movimento ai vari pezzi.
Anche le parti di tastiere non sono niente male. A partire dall’ Overture (track 1) il nostro dà chiaro segno di saperci fare con la composizione musicale, che, come detto in precedenza, rende le atmosfere molto particolari ed efficaci. Peccato che a volte la produzione non renda molta giustizia a questo aspetto del gruppo.
A proposito di produzione, non so cosa sia successo alle chitarre, forse si tratta di controfase? Le parti dei due chitarristi sono infatti molto confuse e “lontane”, poco intelleggibili. Peccato, perché i riff sono comunque validi, classicamente black.
Spenderei un paio di parole per parlarvi dei Dark Cold anche in versione live, avendo avuto modo di assistere alla loro esibizione durante il concorso milanese “Ikontest”.
La loro presenza scenica è di sicuro effetto; nonostante spesso il black metal attiri solo gli amanti del genere, in questo caso la performance di Uriel e compagni è riuscita ad attirare l’attenzione di tutti i presenti, vuoi per la musica, vuoi per il loro stile. Anche l’esecuzione dei brani è stata decisamente buona. Raramente, per non dire mai, il gruppo è “inciampato” in errori vistosi, segno di una preparazione tecnica valida.
Track by Track
- Overture 70
- Wings of Tragedy 70
- Breath of War 67
- The Infinite Gardens of Hell 70
- Dark Passage in My Heart 67
- For Whom the bell tolls (cover) 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 67
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 67
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Shayra » pubblicata il --. Articolo letto 2796 volte.
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