Hyades «And the Worst is Yet to Come» (2007)

Hyades «And The Worst Is Yet To Come» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2644

 

Band:
Hyades
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Titolo:
And the Worst is Yet to Come

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
• Marco Colombo - Vocals
• Lorenzo "Txt" Testa - Chitarra
• Marco Negonda - Chitarra
• Rob Orlando - Basso
• Rawdeath - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
43' 12"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Raggiunto il ragguardevole traguardo di ricevere il cd da recensire direttamente dalla loro etichetta e (in ordine di tempo) prima ancora che fosse recapitato agli stessi ragazzi gruppo, mi appresto a recensire l'ultimo lavoro dei thrashers milanesi Hyades.
Il quintetto sta indubbiamente iniziando a raccogliere i frutti del duro lavoro di anni ed infatti escono nuovamente per la Mausoleum Records (c'è bisogno che vi ricordi che attraverso questa label storica hanno registrato bands del calibro di SCORPIONS, TED NUGENT, ANGEL WITCH, FLOTSAM & JETSAM e moltissimi altri????), e sono freschi di tour europeo (il loro primo) in compagnia di Omen e Phantom X.
Eccoli allora tentare il colpacccio con questo "And the Worst is Yet to Come", undici brani votati al thrash un po' vintage ma di cui molti sentono ancora la mancanza ..... tra cui io!
Già dalla cover si intuisce che i nostri fanno sul serio, presentandosi con un disegno dell'inossidabile Ed Repka, i cui artork hanno fatto la loro bella figura insieme a moniker tipo Death, Megadeth ed i dimenticati, ma da me amatissimi, Evildead!
Nella bio i ragazzi dichiarano - cito - che "il disco è pronto per colpirvi in pieno volto", per cui mi metto il paradenti, cerco una posizione di controllo totale sulla situazione ed inserisco il dischetto nel lettore.
Play.

Un arpeggio mi accoglie ma in lontananza si iniziano ad avvertire gli echi di una chitarra distorta che prende il campo introducendo la strumentale title track. Sin dai primi suoni, dai primi ritmi capiamo che i nostri si muovono lungo le coordinate poste su di un ipotetico asse formato tra la Bay Area e New York nel periodo (d'oro) compreso tra il 1985 ed il 1992.
Dopo un paio di minuti finisce l'intro e si inizia a premere sull'acceleratore con "Buried in Blood" tutta giocata su di un up-tempo, su un buon lavoro di riffing delle chitarre e sull'oliata coppia formata da bassista e batterista. La voce di Marco è molto migliorata in questo disco e ammetto che ben si staglia sull'amalgama musicale, facendo sua la lezione di screamer come Zetro Sousa ma presentandosi con un timbro piuttosto personale e variegato.
Passando per la terza song "Unconform... " si arriva ad una piccola perla di mosh in stile Anthrax - anche nel titolo: "Megamosh", davvero una delle song migliori del disco.
Plauso anche alla seguente track "Disposable Planet", soprattutto per il testo che parla in modo straight-in-your-face di come siamo stronzi noi umani nei riguardi della nostra madre terra!!!
Anche la successiva "Pharmageddon" ha un testo niente male e la musica è giocata su di un paio di riff che si stampano in testa e su di un mezzo tempo assassino!
Segue a ruota una ritmata "New World War" e poi "EZLN" che presenta un riff iniziale piuttosto cupo, quantomeno per gli standard del gruppo: secondo me, il pezzo migliore del disco e con un buon testo anche se il titolo mi aveva inizialmente dato l'idea di qualcosa di troppo politico.
Si torna a thrashare come Anthrax insegnarono con la successiva "Skate Addiction" condita da rumori di fondo di gente che cade dallo skate, quindi si abbassano un po' i ritmi e si reincupiscono i riff con "Valley of Tears".
Si conclude con "Wops...", una sorta di brano manifesto in cui i ragazzi si divertono a raccontare la storia del gruppo e a prendere per il culo tutti quelli che pensano che gli italiani siano capaci solo a suonare il mandolino!
Peraltro, nello stesso testo è anche citato un caro amico di MetalWave e la song si conclude con le voci dei commentatori della partita finale dei mondiali di calcio 2006 nel momento in cui dichiararono che il cielo era azzurro sopra Berlino!!!!

Beh..... per concludere non posso dire altro che il disco è davvero interessante.
Ci sono dei bei riff, una buona produzione un bell'artowrk ed un gruppo compatto.
Indubbiamente, la loro musica non brilla certo per originalità ma questo perché è stata una scelta stilistica della band orientarsi verso uno stile non alla moda - ma di sicuro impatto - come il fu bay-area thrash.
Se te, caro il mio lettore, stai ancora cercando un gruppo che ti fa pogare come fecero gli Exodus con "Fabolous Disaster" oppure come gli Anthrax di "Spreading the Disease", ti consiglio proprio di investire qualche euro per comprarti (e non scaricarti) questo disco: so che non ne rimarrai deluso!
Ora mi sa proprio che torno a sentire il disco pure se devo fare alcuni lavori.
Come dicono gli Hyades nel loro logo: Thrash now, work later!!!! Fuck Yeah!!!!

Track by Track
  1. And the Worst is yet to Come 75
  2. Buried in Blood 80
  3. Unconform #756 75
  4. Megamosh 85
  5. Disposable Planet 80
  6. Pharmageddon 80
  7. New World War 80
  8. EZLN 85
  9. Skate Addiction 80
  10. Valley of Tears 75
  11. Wops still Thrash 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

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