Methedras «Recursive» (2004)

Methedras «Recursive» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3923

 

Band:
Methedras
[MetalWave] Invia una email a Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Methedras [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Methedras

 

Titolo:
Recursive

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Claudio - voce
Eros - chitarra
Massi - chitarra
Andrea - basso
Carlo - batteria

 

Genere:

 

Durata:
31' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per pura coincidenza mi sono ricordato di recensire il disco dei Methedras proprio oggi che la band è impegnata sul palco del mitico festival Wacken Open Air in Germania, al fianco delle più importanti realtà del metal mondiale!
Formatisi nel 1996, questi milanesi hanno realizzato un demo dal titolo "Cost of life" nel 1997, e due promo cd nel 2001 e nel 2002. Ora arrivano a dare alle stampe il loro primo full-length che ho tra le mani, e la cui copertina davvero non capisco cosa raffiguri... Il genere proposto è il classico thrash bay area così in voga negli anni '80, a cui si aggiungono qua e là alcune influenze death, in particolare per quanto riguarda la voce. Sin dal primo ascolto si vede che i nostri ci credono molto in un genere che ha già detto molto, forse tutto, e che di certo non lascia tanto spazio all'originalità, ma il crederci è la cosa più importante!
Dopo una breve intro il violento attacco di "L.R.S." ci introduce alla musica dei Methedras: veloci riff thrash, chitarre stoppate, anche se il loro suono è un po' troppo tagliente e secco, e decisamente da rivedere negli assoli, la voce del singer Claudio notevolmente incazzata e spesso tendente al growl e una sezione ritmica precisa e con un bel suono per tutto il disco. La tecnica individuale è buona, la registrazione anche tenendo conto soprattutto che si tratta di una autoproduzione, le idee non mancano e il cd ci intrattiene per una mezz'ora con le sue otto tracce più intro, peccato però per il suono delle chitarre in più punti e per la voce non sempre convincente.
In definitiva, lavoro secondo me discreto per essere un debut, consigliato senz'altro agli amanti del sano e violento thrash bay-area dei bei tempi che furono!
Spaccate tutto a Wacken!!

Track by Track
  1. Intro 60
  2. L.R.S. 70
  3. Drowning by torment 70
  4. Wreck'n'roll 75
  5. My iniquity whirl 70
  6. Time to die 65
  7. The denied god 70
  8. Under 65
  9. Darkness 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Heresy » pubblicata il --. Articolo letto 3923 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti