Necros Christos «Triune Impurity Rites» (2007)

Necros Christos «Triune Impurity Rites» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1997

 

Band:
Necros Christos
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Titolo:
Triune Impurity Rites

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Mors Dalos Ra - voce, chitarre, tastiere
Black Shepherd Ov Doom - basso
The Evil N. – chitarre

 

Genere:

 

Durata:
59' 55"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nati nel 2001 in quel di Berlino, dopo una lunga serie di Demo (quattro a cavallo degli anni 2002-2004), EP e Split 7”, i Necros Christos arrivano, nell’Anno Domini 2007, alla pubblicazione del primo Full, “Triume Impurity Rites”, prodotto dalla tedesca Sepulchral Voice Records. Un viaggio lungo 23 pezzi (non lasciatevi ingannare, alcuni son solo epzzi strumentali dalla durata esigua) fatto di Male allo stato puro.

Per chi non li conoscesse, i Necros Christos sono una leggenda per quanto riguarda l’Underground estremo. Suonano un Death/Black totalmente diverso da quello che uno possa pensare: tradotto, a differenza tipo dei Behemoth (violenti e “veloci” all’inverosimile), i NC fanno dei mid-tempos e di un certo impatto vicino al Funeral Doom il loro cavallo di battaglia. Senza per questo alterarne la potenza o la malignità, sia chiaro.

Venendo all’album, “Triune Impurity Rites” è insostanza un ottimo sunto di quanto fatto dai Necros Christos in passato. Il concept si dipana in tre parti:
- La prima, “The Three Cultmysteries According To The Torments Of The Damned And The Doom Of The Deceased”, va dalla traccia 1, l’occulta “Nekros Kristos (Temple IX.99)” alla 7, “Gate I: Das Schwarze Wasser Der Toten”;
- La seconda, “The Three Cultmysteries According To The Ceremonies Of Goetia”, dalla 8, “Ora Pro Nobis (Temple VI)”, alla 14, “Gate II: Offenbarungen Der Mayrim”;
- La terza ed ultima, “The Three Cultmysteries According To The Rites Of Necro-Demonomancy” va dalla 15, “Damnation Worship (Temple III), alla conclusiva “Gate III: Im Schatten Des Zikkurath”.

Musicalmente, come detto, i Necros Christos alzano alto il vessillo dell’Anti-Cristianità con il loro marcio Death/Black fortemente doommeggiante, fatto di non eccessive accelerazioni, di mid-tempos semiclaustrofobici, di melodie oscure, passaggi in “spoken” che riescono ad essere assolutamente inquietanti, tastiere che riescono ad esser messe in risalto nei momenti perfetti (si ha nettamente l’impressione, grazie a questo lavoro, di assistere ad un rito innominabile).
A spiccare fra le tante tracks presenti, abbiamo senz’ombra di dubbio alcuno pezzi come “Va Koram Do Rex Satan”, “Tormented Flesh On The Mount Of Crucifixion”, “Deathless In Spiritual Evil” e la spettacolare Suite finale, “Triune Impurity Rites”, composta da 3 parti: “Skulldoom Of Sumer (Darkness)”, “Nazarethical Ram Of Bethlehem (Damnation)” e “Blasphemous Graves Open At The EndOf Days (Death)”.
Divini (anche se forse non è il termine più adatto!) anche i tre ‘cancelli’, i pezzi che concludono le tre sezioni di quest’album: “Gate I: Das Schwarze Wasser Der Toten”, “Gate II: Offenbarungen Der Mayrim” e “Gate III: Im Schatten Des Zikkurath”, che altro non sono che tre splendide strumetali acustiche.

Si ha come l’impressione, ascoltando quest’Opera Prima dei Necros Christos, di ritrovarsi in viaggio sulle rive dello Stige, accompagnati da Caronte in persona: un lungo viaggio infernale in cui il nostro Caronte è la voce di Mors Dalos Ra. I Necros Christos affrontano con sapienza e tanta cognizione degli argomenti che a mio avviso solo alvuni gruppi della scena Orthodox Black (o Religious Black, che dir si voglia) riescono a trattare. Il risultato è a dir poco impressionante: “Triune Impurity Rites” non è un disco per tutti, ma persone cui piacciono determinati estremismi, che siano tematici o sonori, non possono perdere quest’uscita.
I Necros Christos sono l’incarnazione del Male Puro. Una delle creature più malvagie dell’intero panorama musicale mondiale. Non si può restar indifferenti ad una band di tale portata. Ave Nechros Christos. Ave Sathanas.

Track by Track
  1. Nekros Kristos (Temple IX.99) 70
  2. Daemonomantic Fog Lay Upon The Tombs Of Succoth 82
  3. Kischuf (Temple VIII) 84
  4. Christ Was Not Of Goatborn Blood 84
  5. Nam Ignis Est Umbra Locorum Infernorum (Temple VII) 85
  6. Tormented Flesh On The Mount Of Crucifixion 86
  7. Gate I: Das Schwarze Wasser Der Toten 80
  8. Ora Pro Nobis (Temple VI) 75
  9. Last Rite Of Christ 78
  10. In Love With Ereskigal (Temple V) 75
  11. Va Koram Do Rex Satan 90
  12. Voragem Mortis (Temple IV) 84
  13. Black Mass Desecration 78
  14. Gate II: Offenbarungen Der Mayrim 80
  15. Damnation Worship (Temple III) 85
  16. Impure Burials Prevail 81
  17. Necromancing The Ghost (Temple II) 78
  18. Deathless In Spiritual Evil 83
  19. Conquering Tell Al-Mutesallim (Temple I) 81
  20. Triune Impurity Rites: I. Skulldoom Of Sumer (Darkness) 90
  21. Triune Impurity Rites: II. Nazarethical Ram Of Bethlehem (Damnation) 92
  22. Triune Impurity Rites III. Blasphemous Graves Open At The EndOf Days (Death) 89
  23. Gate III: Im Schatten Des Zikkurath 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 87
  • Qualità Artwork: 88
  • Originalità: 93
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

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