Tales of Deliria «Beyond The Line» (2011)

Tales Of Deliria «Beyond The Line» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2790

 

Band:
Tales of Deliria
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Titolo:
Beyond The Line

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Vittorio "orion" Bilanzuolo, Vocals; Nicolò "brado" Cantatore, Guitars; Francesco "v" Picciariello, Guitars; Ale Fornari, Drums; Francesco Patruno, Bass.

 

Genere:

 

Durata:
36' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I cambi di batteria eseguiti con sapiente maestria, che sfiora la perfezione tecnica. L'armonia delle chitarre - thrash quella ritmica e neoclassica quella solista - che guida e struttura i brani. Una trama sonora, questa, impreziosita da uno scream morbido, che vira con fluidità e disinvoltura al growl, nei momenti cruciali. E' il sound dei Tales of Deliria, band made in Bari, che ha pubblicato a novembre del 2011, per l'etichetta To React Records, il nuovo lavoro "Beyond the line". Accolto positivamente dalla critica e dalla stampa specializzata, l'album segna una svolta stilistica dei Tod, che arricchiscono la loro matrice thrash con un sound più marcato, più death metal. In particolare melodic death metal, così come viene definito il "Gothenburg sound" degli svedesi Dark Tranquillity, In Flames e At the Gates. I Tales of Deliria giungono alla formazione definitiva dopo vari cambi di line-up: al nucleo principale formato dal cantante Vittorio - Orion- Balanzuolo e dal chitarrista Nicolò -Brado- Canatatore si aggiungono infatti Francesco -V - Picciariello alla chitarra, Ale Fornari alla batteria e Francesco Patruno al basso. E soprattutto, raggiungono la maturità tecnico-artistica anche attraverso una congrua attività live che li porta a dividere il palco con band del calibro di Rage, Deicide, Belphegor e nel 2011 a Bari con i gloriosi Coroner.
Beyond the Line si apre con il brano Under this Shroud, che già reca l'essenza delle canzoni successive: la batteria aggressiva, forsennata anzi; la particolarità dello scream sinuoso di Orion e i pregevoli cambi di chitarra dai tempi perfetti. Segue il brano che da il titolo all'album, Beyond the Line: un brano in puro stile swedish melodic metal, con scale di chitarra, melodiche appunto, che strutturano la song oltre ad essere inserite su rutilanti ritmi da pogo e su scream/growl rabbiosi.
La terza traccia, Towards North, appare estremamente ispirata, e arricchisce ad ogni nuovo ascolto: gli assoli di chitarra iniziali si snodano in una struttura complessa e cangiante, che rimane chiara, pulita, essenziale. E, dunque, incisiva. Le canzoni successive, In my Dry Reliquary e The Anguish Fixer, risultano invece più lente, morbide, con assoli di chitarra "ordinati", inseriti al momento giusto e la consueta perfezione che contraddistingue i cambi di chitarra (fil-rouge di tutto l'album). Gli assoli melodici di chitarra continuano a impreziosire i brani, fino ad arrivare ad Attack, una canzone ispirata che trasuda rabbia e devastazione negli assoli di batteria e in cui la tecnica del chitarrista solista si dipana in tutta la sua peculiarità, così come nella penultima traccia. A chiudere l'album dei Tod un brano struggente, epico, ispiratissimo, dai ritmi scatenati fin dall'incipit: "Ethereal Warrior II".

Track by Track
  1. Under this Shroud 75
  2. Beyond the Line 80
  3. Towards North 90
  4. In my Dry Reliquary 75
  5. The Anguish Fixer 80
  6. One Thousand Ways to Die 85
  7. A Snatched Love 75
  8. Attack 85
  9. Ethereal Warrior 85
  10. Ethereal Warrior II 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

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