The Night Flight Orchestra «Internal Affairs» (2012)

The Night Flight Orchestra «Internal Affairs» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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1562

 

Band:
The Night Flight Orchestra
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Titolo:
Internal Affairs

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Björn Strid (Soilwork)-Vocals
Sharlee D' Angelo (Arch Enemy) – Bass
David Andersson (Soilwork) – Guitar
Richard Larsson – Keyboards
Jonas Källsbäck - Drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 1' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A furia di sentir gridare "Al lupo! Al Lupo" chiunque farebbe terminare la fiducia su qualsiasi cosa, figuriamoci noialtri così appassionati di dischi e di musica in generale, eppure c'è una bassissima percentuale di pubblicazioni che, quasi timidamente, sbucano dal nulla e ci fanno capire che quel lupo c'era davvero e per poco non ci sbrana, aggiungerei!
Eccoli qui, i "The Night Flight Orchestra", side project che vede tra le fila dei personaggi piuttosto atipici quando leggerete che genere propongono. Al microfono c'è il signor Björn Strid, voce dei Soilwork, al basso un'altra personalità, Sharlee D' Angelo che avete sentito tra le frequenze gravi negli Arch Enemy ma anche in altri contesti quali Witchery, Mercyfull Fate, King Diamond, Sinergy e molti altri.
A volte l'Heavy Metal stufa, è un dato di fatto, come stufa troppa violenza o quantomeno capita che un musicista si guardi allo specchio e pensi "Stupiscimi!", grande intima risposta ad una serie di interrogativi che possono assillare in un dato periodo della vita e mi pare anche giusto voler cambiare e ritornare a suonare...dello splendito Rock targato 70's.
Appena ho messo su "Siberian Queen" è stato difficile credere che la poderosa voce che stavo ascoltando fosse davvero quella di Strid eppure così era.
"Internal Affairs" è davvero un gioiellino che brilla in mezzo ad un mare di dischi mediocri, rappresenta un'esperienza da condividere assolutamente con chi amate di più, naturalmente d'Estate, in un lago di bottiglie di birra, di sera o di pomeriggio, poca differenza fa ma sempre con la piena consapevolezza di essere immersi in un album di un'eleganza disarmante.
Credo davvero che sia uno dei dischi più belli, completi, emozionanti, simpatici e interessanti degli ultimi due anni. Compaiono dei mondi anche molto diversi che riescono a collidere e ad unirsi generando l'impensabile; date un ascolto alla splendidamente funkeggiante title-track per comprenderlo e poi subito dopo ad una dolce "California Morning" seguita dalla pseudo-disco "West Ruth Alive" o dall'occhiatina al Progressive settantiano di "Transatlantic Blues" ma gli esempi potrebbero essere molti, ciò che più conta è che "Internal Affairs" trasporta indietro nel tempo omaggiando i grandi interpreti del Rock, del Blues, del Prog, dell'AOR (i Journey sarebbero felicisissimi di dare un ascolto a questa perla!) e dell'Hard Rock d'annata.
Tutto sembra essere al suo posto. Personalmente dal side-project quale è ne farei proprio una band, chissà.

Track by Track
  1. Siberian Queen 80
  2. California Morning 85
  3. Glowing City Madness 85
  4. West Ruth Alive 85
  5. Transatlantic Blues 85
  6. Miami 5.02 70
  7. Internal Affairs 95
  8. 1998 75
  9. Stella Ain't No Dove 70
  10. Montreal Midnight Supply 85
  11. Green Hills Of Glumslov 75
  12. American High (Bonus Track) 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
81

 

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