Intervista Flash: 7 Times Suicide
[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Abbiamo cominciato a suonare insieme nel 2000 e per tutti noi era la prima esperienza in una band. Abbiamo iniziato con l'hardcore melodico che ascoltavamo molto in quel periodo, per poi successivamente spostarci verso qualcosa di più personale. Poi i primi demo e concerti fino a che abbiamo deciso di prendere la cosa più seriamente.
[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
I nostri gusti sono molto eterogenei, e questo si riflette anche nel nostro sound. Al momento le band a cui ci ispiriamo di più sono Chevelle, 10 Years, Boysetsfire e Cult Of Luna.
[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
"The Butterfly Factory" è stato una scommessa con noi stessi. Ci abbiamo investito tantissimo tempo e denaro. Volevamo che il tutto suonasse in modo professionale, e per questo alcuni di noi hanno per un periodo fatto addirittura 3 lavori insieme! Il risultato è però al di sopra delle nostre aspettative, e il pubblico europeo e italiano ci sta dando grosse soddisfazioni.
[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Indubbiamente. Se il disco viene ascoltato con attenzione si può notare un differenza sostanziale con quello che gira adesso nel panorama italiano. Sto parlando di emozione e comunicazione, due caratteristiche che nei dischi di oggi si vano spesso a perdere fra autotune e automazioni di batteria. Tutto ciò che c'e' nel nostro EP è vero e viene dal cuore.
[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Il panorama nazionale è variegato e in fermento. Peccato che le band più interessanti non vengano prese in considerazione, per poi invece essere bombardati da perfetti sconosciuti che non hanno niente da dire.
[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Cosa cancellare? Niente. Tutto ciò che ci è successo, per quanto brutto possa essere stato adesso fa parte della nostra esperienza, e riguardando indietro al massimo ci scappa un sorriso su qualcosa che al momento ci sembrava tragica. Cose da ricordare ce ne sono tante. Una per tutte il concerto insieme ad uno dei nostri gruppi preferiti di sempre, i Boysetsfire.
[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?
E' sicuramente un 'ottimo modo di promuoversi, anche se tutt'ora non riesce a soppiantare i mezzi "standard". Sicuramente è il miglior modo di farsi notare per una band underground.
[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Tanti. Alcuni li compriamo, altri li "ascoltiamo" via internet, per vedere se ne vale la pena. Se i prezzi non fossero così proibitivi sicuramente ne avremmo almeno il triplo. Inoltre siamo ricoperti di ottimi dischi di band underground italiane con cui abbiamo condiviso il palco.
[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?
Fare sul serio.
[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Ascoltate i dischi con la pancia, non con il cervello. La musica è un veicolo di emozioni, non una marca di abbigliamento.
Intervista di Jerico Articolo letto 334 volte.
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