Intervista Flash: Adveniat Hiems
[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Le nostre esperienze come singoli musicisti sono tutte ormai più che decennali, ma la nostra esperienza insieme nel campo dell'underground è iniziata nel 2002, come componenti della band lustnotes, dove abbiamo militato per un periodo di cinque anni.
soprattutto all'inizio della collaborazione, ci siamo scontrati per le forti differenze dei nostri background musicali: alcuni di noi sono cresciuti infatti sotto l'influenza dei classici del black metal, come burzum, i carpatian forest e gli immortal, mentre altri hanno subito influenze più sinfoniche o (passateci il termine) "commerciali", come i novembre, i dimmu borgir, i cradle of filth e gli slipknot.
dopo un periodo iniziale però, le differenze si sono unite per rendere più ricco il risultato sonoro e la nostra collaborazione ha dato sempre buoni frutti.
nel gennaio del 2008, al termine dell'esperienza con i lustnotes, abbiamo deciso di dare vita al progetto adveniat hiems, che ha potuto quindi avvantaggiarsi di tutto il nostro lavoro precedente, così da non necessitare di nessun rodaggio iniziale e potersi subito indirizzare alla produzione di nuovi brani.
[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
Il progetto adveniat hiems si pone come obiettivo la creazione di concept album di breve durata (una ventina di minuti l'uno), centrati ognuno su un tema specifico legato alla mitologia del nord-europa. per questo motivo il suono della band è impostato per essere freddo e diretto, adatto ad evocare paesaggi desolati e ghiacciati dall'inverno.
le band che a nostro avviso meglio riescono in imprese simili a questa sono gli imperium dekadenz, burzum con i suoi primi lavori, gli immortal di "sons of northern darkness" e "at the heart of winter" ed i satyricon di "dark medieval times".
[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Sebbene sia il nostro primo album con il nome di adveniat hiems, ognuno di noi può raffrontare il lavoro fatto con le sue passate esperienze in altri progetti ed in virtù di questo comprenderne i punti di forza e le debolezze.
di certo uno dei grossi limiti legati alla creazione di questo album è stata la difficoltà di trovare un suono freddo e tagliente, ma non scadente in qualità e comprensibilità. volevamo infatti che l'ascoltatore, pur recependo l'atmosfera gelida, potesse apprezzare un suono udibile e non eccessivamente disturbato, come invece troppo spesso accade nelle registrazion di black classico.
oltre a questo, a livello puramente tecnico, aganush si è occupato interamente della composizione e dell'esecuzione delle parti di chitarra per la prima volta nella sua carriera di musicista, che fino ad ora era stata centrata principalmente sul basso o sulle chitarre ritmiche: questa è stata un'esperienza senza dubbio formativa ma anche impegnativa.
infine, proprio per l'attenzione posta nella ricerca di un suono particolare e di cui avevamo un'idea precisa, abbiamo preferito occuparci del missaggio e della masterizzazioe dell'album direttamente, con gli strumenti a nostra disposizione, il che ha reso più lunghi i tempi della realizzazione del prodotto e ci ha obbligati a studiare aspetti tecnici di cui prima non avevamo una conoscenza che superficiale.
a lavoro concluso, abbiamo ascoltato il risultato senza nascondere un certo orgoglio: ci è costato grande impegno e abbiamo affrontato molte sfide per realizzarlo, ma siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, che rispecchia da vicino l'obiettivo che ci eravamo posti in partenza. ci piace la coesione e la coerenza che ha l'album, sia tra un pezzo e l'altro che per i testi e le immagini e ci piace che in poco più di venti minuti trasmetta l'idea che avevamo in mente.
[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Il panorama musicale è affollato, è vero, e molte delle band che si propongono hanno talento e capacità tecniche elevate. anche tenendo conto di questo, quando abbiamo deciso come orientare il nostro progetto, abbiamo scelto per distinguerci di dare molta importanza ad elementi generalmente trascurati dalle altre band. innanzitutto le tematiche, che nel nostro caso non sono semplice argomento per una canzone o un album, ma giocano un ruolo decisivo nell'orientamento di tutto il gruppo. inoltre più che sulla tecnica ed il virtuosismo, abbiamo scelto di fondare il nostro sound sull'atmosfera e sulla suggestione, sull'evocazione di paesaggi e stati d'animo: la musica che suoniamo è sì black metal, ma non si limita all'aggressività che fin troppe band enfatizzano nel genere, bensì si orienta al lato suo più ambient, riscoprendone l'origine ispirata al freddo e all'inverno.
[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Il panorama italiano offre moltissimo, per chi ha la pazienza di stare a cercare e selezionare. l'italia infatti non presenta grosse possibilità di essere ascoltati in ambito black, almeno non a livello di serate e locali dove suonare live, a parte pochi fortunati casi, dunque per trovare una band valida e un buon album ci si basa quasi sempre sul passaparola tra gli amici o sui pochi portali specializzati che danno spazio anche all'underground. basti pensare a quante band italiane valide finiscono per cercare un contratto presso label estere! se ci fosse maggiore organizzazione e più interesse da parte del pubblico ad ascoltare i lavori anche di chi non è già famoso, forse la scena nazionale sarebbe più ricca.
[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
...
[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?
Molto importante. internet è senza dubbio uno dei mezzi più potenti non solo per ascoltare e farsi ascoltare, ma anche per ricevere feedback dal pubblico. non c'è nulla meglio di un commento o di un voto sincero per avere davvero il polso di quanto un album sia apprezzato o meno, e grazie al web è possibile ottenerlo. se ci si basasse solo sulle recensioni delle testate che arrivano fino alle edicole, molte band rimarrebbero nell'ombra e non si disporrebbe della molteplicità di punti di vista che invece internet permette di raccogliere da ogni parte del mondo. inoltre, da quando il web lo permette, molte band possono occuparsi della promozione da sole o comunque parteciparvi attivamente e questo permette ai musicisti di essere più coinvolti, avere un maggiore rapporto con il pubblico e ricavare una maggiore soddisfazione dal lavoro fatto.
[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Ne ascoltiamo molti: come tutti utilizziamo il web come mezzo di informazione e dai siti delle nostre band preferite seguiamo i video, gli mp3 e le date dei tour.
l'acquisto del cd stampato è invece più raro e di solito segue l'ascolto dell'anteprima sui siti ufficiali. diciamo che abbiamo una media di un cd al mese.
[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?
Quello che fa adesso! il nostro progetto si propone di proseguire con la creazione di mini-album a tema e di mantenere uno stile che è la continuazione logica di quello attuale. non inseguiamo il mito del successo raggiunto da gruppi più commerciali, siamo soddisfatti della nostra linea compositiva, dello stile caratteristico che abbiamo trovato e delle idee che ci ispirano. al momento per noi crescere significa principalmente raggiungere una maggiore fetta di pubblico e farci ascoltare sempre da più persone.
[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Stay blaaaaaaaaaaaaack!!!!!!!!!!!!!!!
Intervista di Jerico Articolo letto 572 volte.
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