Intervista: I Suffer Incorporated

Nessuna Descrizione Fabio hc intervista per metalwave gli i suffer incorporated, band tornata sulla scena grazie all'ultima release "diagnostic and statistical manual of me(n)tal disorders" datata 2010. sentiamo cosa si sono detti col nostro collaboratore a proposito del disco.

 

Ciao ragazzi, cominciamo subito con la classica domanda introduttiva: chi e cosa sono gli I Suffer Incorporated?

Alex Sweet Savage :: Gli I Suffer Incorporated, fino al 2006, sono stati una band classica: cinque elementi che provavano e componevano, nella propria sala, canzoni di matrice metalcore con varie influenze. Poi la band si è sciolta e tra la fine del 2009 e l'inzio del 2010 alcuni componenti della formazione storica hanno deciso di ricominciare quel percorso musicale, arrestato anni dietro, cambiando approccio, sia alla composizione - eliminando quella componente emocore che andava stretta, sia alla tipologia di band stessa - abbiamo mantenuto un nocciolo duro e ci siamo circondati di artisti, attivi nella scena metal italiana che stimiamo, con i quali abbiamo collaborato e collaboreremo in futuro. Quindi ad oggi gli I Suffer Incorporated sono più un progetto musicale, aperto a varie influenze esterne, che una classica band heavy metal.

Come descrivereste al pubblico di Metalwave il vostro ultimo lavoro?

Alex Sweet Savage :: Il nostro ultimo lavoro, l'ep “Diagnostic And Statistical Manual Of Me(n)tal Disorders”, è un album di melodic death metal influenzato da diversi generi: si va dall’hard rock stradaiolo (evidente nel brano in cui partecipa in qualità di cantante il Conte dei Wine Spirit - band hard rock meneghina), all'heavy metal classico (nel brano in cui presta la sua voce Mauro Gelsomini ex cantante dei King Crow - band romana dedita ad un prog metal raffinato), fino al metalcore a noi tanto caro (con Val Monteleone dietro il microfono). Non abbiamo voluto tagliare totalmente i ponti con il passato proprio perchè il nuovo progetto si basa su quello che di buono c'era nel vecchio: via le voci emo pop punk, via i ritornelli mosci, siamo heavy e questo è evidente!
Faster Percy :: Lo descriverei come un disco divertente e ironico, nei testi e nella musica. E’ decisamente vario, per essere un ep, ma non ci piace cristallizzarci in composizioni unidirezionali. Mi soddisfa tanto perché finalmente negli I Suffer Incorporated ci sono dei lunghi assoli di chitarra e il fatto che siano considerati brevi e rari (ci sono anche due soli a canzone e uno di circa un minuto in “Doctor Doctor”) mi dà un grande impulso a farli ancora più lunghi e la cosa mi soddisfa appieno!

Quali tematiche affronta l'album nei suoi testi?

Alex Sweet Savage :: I testi sono decisamente ironici, sicuramente leggendo tra le righe si riesce a cogliere anche un significato più alto...chi ci riesce, però noi vogliamo che questo progetto si basi sull'ironia e sulla goliardia: "I wanna rock and roll all nite and party every day!". Perchè no?
Faster Percy :: Facciamo una cover dei Kiss?

Come relazionate i vostri testi con i problemi nel mondo?

Alex Sweet Savage :: Crediamo ci siano altre sedi, decisamente più adatte a trattare questi argomenti. Non che vogliamo esimerci dall'affrontare problemi di tale natura, ma non è con gli I Suffer Incorporated che otterremo risultati degni di nota.
Faster Percy : Meglio pensare a quattro risate fatte tra amici davanti a notevoli dosi di birra e Jager. L’impegno sociale lo lascio ad altri, noi pensiamo a divertirci.

Sono a conoscenza delle vostre critiche rivolte alle varie persone che recensirono il vostro “Chronicles Of Lost Purity”. Avete cambiato opinione oppure siete rimasti della stessa posizione?

Alex Sweet Savage :: Diciamo che come ogni artista che pubblica con sudore il proprio lavoro, abbiamo dovuto difendere il nostro operato, consci di non aver prodotto un'opera intaccabile. A mente fredda l'abbiamo rivalutata, non tanto nei contenuti, quanto nelle scelte di certi arrangiamenti, di certi suoni e di certe trovate discutibili. Il discorso è semplice: solo noi sappiamo come siamo giunti a quel traguardo. Chi ascolta, poi, percepisce solo il risultato. Siamo orgogliosi di quel risultato, appunto, sapendo cosa ci è costato, non lo avremmo potuto realizzare meglio in quel periodo. Oggi, però, la pensiamo in maniera differente...e si sente!
Faster Percy :: Penso che il passato, buono o cattivo, criticato o osannato, sia semplicemente passato. Oggi penso al nuovo ep, è tanto diverso da ciò che abbiamo fatto in precedenza e non riesco a capire perché ci si attacchi tanto a “Chronicles Of Lost Purity” senza ascoltare e valutare un lavoro nuovo, differente, magari brutto, ma diverso. Se si deve valutare qualcosa, la si valuta in quanto tale, non etichettando il lavoro di un gruppo senza manco ascoltarlo e riferendosi solo a quello che è stato fatto in precedenza. Spero solo che, se il nome del gruppo fosse stato diverso, ci saremmo meritati almeno il vostro ascolto.

Siete stati etichettati, grazie anche a quest'ultima release, come band emo-metalcore. Aderite a questa affermazione?

Alex Sweet Savage :: Diciamo che fino al precedente “Chronicles Of Lost Purity”, pur andandoci stretta come definizione, l'etichetta emocore in parte identificava la nostra proposta. Oggi la componente emo (caratterizzata da voci adolescenziali e arrangiamenti pop punk) è stata bandita dalle nostre composizioni in favore di un approccio più heavy: death metal melodico e metalcore sì, le radici sono sempre quelle, ma oggi arricchito di elementi thrash, heavy metal e soprattutto hard rock (esempio lampante è la rivisitazione della famosa canzone degli UFO, con una performance magistrale del già citato Mauro Gelsomini, nostro carissimo amico e collaboratore già ai tempi dei Windseeker). In effetti ci dispiace venire ancora etichettati in questo modo. Decisamente preferiamo essere bocciati perchè componamo un pessimo heavy metal, perchè il nostro è heavy metal, qualsiasi siano le sue sfaccettature - qui non si tratta di pareri ma di evidenza - piuttosto che raggiungere la sufficienza con appiccicata su l'etichetta emo. Addirittura ci potrebbe stare anche il paragone da Voi utilizzato, a nostro parere un po' azzardato, con gli Shadows Fall che, come è noto, realizzano albums di thrash metalcore di pregevole fattura.
Faster Percy :: Rimando alla risposta precedente e aggiungo che, se veramente questo lavoro è etichettato “emocore” solo sulla base della voce del disco del 2006, avrei preferito che aveste scritto...”sto disco fa schifo” che paragonarlo semplicemente a cose che con la musica dell’ep non c’entrano nulla. Non mi ci vedo vestito da scemo e col frangettone (battuta non voluta) e i gruppi citati nella recensione non li ho mai ascoltati quindi non li posso giudicare. Riprendendo il discorso di Alex aggiungo che ho spinto tanto per realizzare la cover degli UFO (magistralmente arrangiata da Alex) per omaggiare (e ci tengo a dirlo) due dei miei miti: Michael Schenker e Randy Rhoads (ho voluto omaggiare questo incredibile artista con una sorpresa facilmente rintracciabile nel pezzo).

Avete già testato in sede live i nuovi pezzi?

Faster Percy :: Veramente no, come potete leggere dalla biografia, il gruppo si è sciolto all’inizio del 2007, senza più suonare dal vivo, per alcuni problemi personali (lavoro, studio, e varie). L’ep è stato visto inizialmente come un progetto che prevedeva la sola registrazione dei pezzi in studio. Successivamente abbiamo deciso di riformare il gruppo, con un nuovo approccio e nuovi componenti. Ora prepareremo qualche concerto e completeremo il full length, dove ci saranno ancora tanti ospiti, perché mi sembra giusto collaborare con musicisti che fanno parte della scena italiana, senza avere vincoli di sorta.

La componente melodica in questo ultimo progetto è minore rispetto al passato. Siete orientati anche per lavori futuri a queste linee più aggressive?

Alex Sweet Savage :: Sì e no. Sì nel senso che le melodie pop adolescenziali non fanno più parte del nostro bagaglio musicale, già da questo ep. No nel senso che non ci priveremo mai della melodia nelle composizioni. Stiamo sperimentando una commistione tra generi: death melodico (stile In Flames, come da nostra abitudine) ed hard rock stradaiolo (figlio di band come Hardcore Superstar). Già in questo ep si può avere un'anticipazione ascoltando il brano “Don't Wanna Be Like Johnny”.
Faster Percy :: Penso che la componente melodica sia ugualmente presente su questo disco, è solamente più matura e più orientata all’hard rock. Ho cercato di suonare dei soli molto “ottantiani” diversi da quello che ho suonato in altri gruppi e ho voluto sperimentare un po’ con gli effetti. Non riesco neanche a concepire la musica senza melodia, sarebbe troppo piatta. Diciamo che nel prossimo disco sperimenteremo davvero tanto, rendendo le canzoni più dirette, e ci saranno tante sorprese.

Che opinione avete della scena metal italiana attuale?

Faster Percy :: Un’opinione decisamente negativa: molti gruppi validi, tanta buona musica, ma anche tanti oscuri e loschi personaggi che vogliono solo far soldi sfruttando le band, vendendo date live o, ben che vada, non pagando neanche le spese per una trasferta o per una cena. Poi centinaia di pseudo etichette che si fanno pagare migliaia di euro per pubblicare un disco che non promuoveranno mai, perché tanto i soldi li hanno già guadagnati alle spalle dei gruppi: a che serve spendere per supportarli? Quella italiana è una scena che non ama l’underground, non lo spinge, non lo apprezza, non lo rispetta; vengono preferite le inutili cover band perché portano pubblico scimmiottando altri gruppi, o stupide serate di discoteca metal (ma che cazzo vuol dire?). E poi l’audience metal italiana non ama certo supportare chi si fa il culo per proporre la propria musica, preferisce farsi notare fuori dai locali, con la birra in mano (creando casini di ordine pubblico che hanno spesso fatto chiudere i locali).

Ultima domanda. Credete che questo disco incida di più sulla vostra popolarità oppure no?

Faster Percy :: La musica è la nostra passione più grande, la componiamo e la suoniamo solo per assecondare ciò. Popolarità è un parolone nella scena underground italiana; abbiamo voglia di suonare dal vivo, divertirci e far divertire chi ci guarda. Spero solo che a qualcuno possa piacere l’ep e che qualcuno possa divertirsi nell’ascoltarlo quanto noi ci siamo divertiti nel suonarlo. Poi saliranno decisamente le quotazioni di Alex come cantante, riesce ad essere quattro persone insieme! Lo vorranno tutti!
Alex Sweet Savage :: Già mi hanno segnalato come erede di Eustratios Demetriou...

Siamo alla fine. A voi la parola per il consueto spazio saluti ai lettori ed autopubblicità!

Faster Percy :: Vogliamo semplicemente ricordarvi che potete trovare un’anticipazione del disco sul nostro Myspace: http://www.myspace.com/isufferinc e che, se volete, potete acquistare “Diagnostic And Statistical Manual Of Me(n)tal Disorders” al costo di 4,5 € sul sito http://www.spiderrockpromotion.it. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare Federico Ferranti (Blind Horizon) per aver registrato le linee di basso in totale amicizia.
Alex Sweet Savage :: Anche io voglio ringraziare Federico, ma anche Mauro, Val, il Conte, V Fisik, senza i quali il cd non sarebbe quello che è!

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