Intervista Flash: Oblivion999

Oblivion999 è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Abbiamo iniziato nel 1999, da qui il nome della band. Come molti gruppi ci siamo formati tra i banchi di scuola, tra amici, trovandoci in garage a suonare i pezzi dei nostri gruppi preferiti, per divertimento. Poi, col tempo, sono iniziati i primi cambiamenti di line-up a favore di musicisti più determinati, e non semplicemente amici, la composizione delle prime note.è così che tutti iniziano, no?

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Sicuramente buona parte viene dal panorama scandinavo. Penso a gruppi come At The Gates, Dark Tranquillity, In Flames, Opeth, Sentenced. Accanto a questi nelle nostre vene scorrono sonorità di molte altre bands, che inevitabilmente confluiscono nelle nostre composizioni in modo più o meno esplicito: parlo di gruppi più orientati sul doom o sul melodico, come Anathema, Novembre, Porcupine Tree, ma anche una buona quantità gruppi rock anni '80 e '90.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

E' un lavoro che ci ha dato e che ci dà tantissime soddisfazioni, ma che è stato concepito in un tempo troppo lungo per focalizzare i nostri sforzi. Come tutte le grandi fatiche lascia enormi soddisfazioni e qualche "chissà se avessimo.". E' sì, per noi, un notevole punto di arrivo, punto che forse è anche più in là di quanto ci saremmo mai aspettati, ma è anche prepotentemente diventato un punto di partenza, perché provando a vedere quelli che sono i suoi limiti stiamo cercando di migliorarci. Abbiamo notato che a volte i pezzi mancano di chiarezza, che non rendono cioè esplicito ciò che si intendeva: stiamo lavorando soprattutto su questo, oltre che sullo snellimento dei brani e su un modo diverso di sintetizzare le influenze musicali.

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Questo non sta a noi dirlo. Noi abbiamo provato a dire la nostra cercando di essere onesti in primis con noi stessi. La speranza è di condividere tutto ciò con qualcun altro, questo sarebbe un riconoscimento più che sufficiente.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Il metal è un genere alla fine del proprio ciclo storico, ma questo non riguarda solo l'Italia, è un discorso forse più generale. Si trova circondato da nuove correnti musicali che passo dopo passo lo stanno soppiantando, come inevitabilmente accade ad ogni fenomeno culturale. All'estero però c'è molta più apertura mentale, per cui si riesce ad andare avanti, anche piuttosto positivamente, e il metal riesce ad essere un fenomeno quasi di largo pubblico. In Italia, invece, le cose sono profondamente diverse: intanto il metal è segregato a fenomeno marginale di un fenomeno, quello della musica, che è a sua volta, per mille ragioni, marginale. E poi succede che invece di guardare avanti, facciamo di tutto per chiudere gli orizzonti. Sembra che ci sia paura di aprirsi, come se non avessimo la forza di dire: possiamo andare avanti e cambiare, pur rimanendo fedeli a noi stessi. E non solo: possiamo proporre qualcosa di nostro, di unico. E così, a parte pochissime eccezioni, si continua a suonare esattamente quello che altri suonavano dieci, venti o venticinque anni fa, menandosela ancora su chi sia più duro e puro, mentre tutto intorno, tra mille fenomeni commerciali e da baraccone, c'è anche chi porta avanti la nostra eredità. Ma noi facciamo di tutto per snobbarlo, a volte mi sembra anche con una malcelata invidia. Se non per, addirittura, emularlo vigliaccamente.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Nei negativi, cancellare i continui cambiamenti di line up, che ci hanno spesso messo nella condizione di dover iniziare da capo e resettare i piccoli traguardi che avevamo raggiunto. Nei positivi, la qualità dei rapporti che è maturata negli anni, e ovviamente i riconoscimenti per il lavoro fatto.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

E' un ottimo veicolo, forse ancora non sfruttato al massimo delle sue possibilità. Almeno in termini legali.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Grosso modo ne compriamo un paio a testa e ne ascoltiamo parecchi di più, anche se i dischi che folgorano sono pochi, uno ogni tanto.

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Suonare nel più grande concerto dei primi cinquant'anni del 2000 e cagare sul cuscino della Pausini. Può andare?

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Grazie mille della recensione e della possibilità di esprimerci tramite questa intervista. Continuate così perché le fanzines sono il cuore pulsante del metal.

Intervista di Jerico Articolo letto 405 volte.

 


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