Intervista Flash: Wicked Dream

Wicked Dream è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Fabio: Ciao innanzi tutto e grazie pelo spazio. Dunque, noi iniziamo la nostra attività nel 2003, ormai lontano. Una sera, durante un festival, io (Fabio) e il nostro vecchio batterista (Cristian), incontrammo un nostro vecchio amico, Alessio, che aveva intenzione di dar vita a un gruppo di sano e spudorato Heavy Metal. Io e Cristian accettammo, eravamo motivati a tornare a suonare, dopo la rottura del nostro precedente gruppo, i Noesi, e decidemmo di aiutarlo, era il 28 agosto. Una settimana dopo, durante il nostro primo incontro, scrivemmo il primo brano, Meeting With Death, una ballata heavy. Ma mancava un buon chitarrista, così decisi di chiamare un mio caro amico, Emanuele, che subito accettò. La band era al completo. Subito ci mettemmo a lavoro, teminando quel brano prima citato e dando vita agli altri. Entrammo in studio poco più di un anno dopo, dicembre 2004, registrando il nostro primo demo "Wicked Dream". Prima e dopo di esso eravamo molto attivi nella scena live: nel solo 2004 facemmo 12 date, a mio parere molte per una band appena nata. La nostra prima crisi, per fortuna superata, arrivò intorno al marzo 2005, quando Simone Travaglini, entrato come secondo chitarrista, iniziò a scomporre l'armonia che si era formata da tempo nel gruppo: col suo ingresso Cristian ci lasciò, non era disposto ad andare avanti con lui nel gruppo. A quel punto ci fermammo, eravamo senza batterista e ben 3 musicisti si alternarono nella band nel giro di un mese e mezzo. Ma il destino volle che Simone ci abbandonò inspiegabilmente poco dopo, lasciandoci davvero per strada. Ma l'amicizia trionfa sempre: Cristian decise di tornare e dal suo ritorno nacque il pezzo più forte del nostro repertorio, Holy Hammer. La rottura definitiva con Cristian fu irreparabile tra il 2006/2007, era evidente che la voglia era venuta meno ed era poco motivato. Alessio decise di mollare, per seguire altre strade. La band sembrava finita. Ma io ed Emanuele non volevamo lasciare un progetto iniziato con tanta passione da tanto tempo: chiamammo a rapporto suo cugino, Mario Palladino, polistrumentista dedito al progressive. Con lui si diede inizio alla registrazione del nostro primo album, con me a rilevare Alessio al microfono, diventando cantante-bassista, e Mario alla batteria e alle testiere. Nacque "Perversion From The Ashes", 2007, una giusta rivisitazione del nostro demo, con l'aggiunta di 3 brani indediti. Mario però, diciamo che era un turnista, ci aiutò solo per le incisioni. Il posto vacante di batterista venne preso dal fenomenale Giuseppe Centonza, che, devo dire la verità, forse è uno dei migliori in circolazione.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Fabio: Non credo che ci siano band in particolare. Abbiamo iniziato con tendenze diverse: Alessio era un fan dell'Heavy Metal; io, per quanto lo fossi ancora di più, amavo qualsiasi genere, dal Thrash al Death, dal Power/Epic al Prog., dal Black al Doom. E così era anche per Emanuele, più tendente al Death, e per Cristian, che era un fan sfegatato degli Stratovarius. Diciamo che il nostro sound, che in origine era una accordatura semplice in Mi, si è trasformata in una carica più pesante, in Do, con la scoperta di gruppi come Cataract o Heaven Shall Burn e altri gruppi di quel filone più metal-core. Influì molto sul sound della band, diede maggiore impatto e forza ai nostri brani e segnò anche una forte inversione tra i primi e ultimi pezzi composti, da Meeting With Death a Holy Hammer.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Fabio: "Perversion From The Ashes" era l'album che attendevamo, da tanto. Mario (batteria e tastiere) ci ha aiutato molto nelle incisioni, ma nel mixaggio avrebbe potuto dare un po' di più, vista la sua esperienza. Ha suonato la batteria con una Yamaha DTX Explorer (tieni conto che per questioni economiche è stato registrato in casa), quindi il suono elettronico è poco lodevole, ma ha fatto un buon lavoro nell'esecuzione e nelle parti di tastiera, che han dato maggiore spessore ai brani rispetto a quelli del demo. E' un salto di qualità incredibile rispetto al lavoro precedente, anche perché eravamo più maturi ed esperti del 2004, e perché forse abbiamo avuto un team migliore.
Per il resto, beh, ha avuto consensi diversi a seconda di chi lo ha ascoltato in base ai propri gusti, che poi è la cosa più ovvia del mondo. Ma diciamo che è stata positiva come accoglienza da parte di chi lo ha ascoltato. TrueMetal ha parlato di "lavoro più che dignitoso, apprezzabile", MetalWave lo ha ascoltato solo durante un live recensendolo in un report come "la loro musica da live funziona, si lascia sentire bene e fluisce senza troppe lodi ma anche senza infamie". Ne abbiamo venduti abbastanza da poter dire che è piaciuto, e, sapendo che è ancora un po' mediocre come lavoro, siamo soddisfatti, era come volevamo, anche se poteva venir meglio, come tutte le cose.
Giuseppe: Molta gente ha apprezzato il cd, anche se qualcuno ha giustamente detto che in alcune parti i pezzi sono vuoti. Ma durante i live abbiamo ricevuto molti complimenti. Personalmente ammetto che sono un pò ripetitivi ma per il resto lo apprezzo tanto, mi piacciono come sono lavorati i pezzi e i riff.

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Fabio: Ora come ora non direi, ci sono band ce esprimono un metal molto più esperto e convincente del nostro, per ora. L'ingressodei nuovi due chitarristi, Elio Trombetta e Pietro Ruocco, al posto di Emanuele, hanno dato una forte scossa alla ban, in termini di idee, stile, ambizioni. Credo che il nostro prossimo lavoro, in costruzione, sarà una svolta decisiva rispetto a "Perversion From The Ashes" che è un buon lavoro, ma peca ancora di inesperienza.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Non sono tanto informato, anche se so che è un giro immenso, piene di bands in attesa di sfondare, anche al di fuori del metal. Ne conosco molte, dai miei amici Planar Fabio: Evil, Gremory, Athanor, Hellsteps, Nereid, Heliantus a tante altre. Credo che sia proprio l'underground a dar vita alla vera musica. Non so da quanto tempo è che le bands di un certo livello sfornano lavori tutti uguali, senza nessuna novità.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Fabio: Cancellare niente, ogni momento è stato importante per la nostra crescita. Forse solo gli screzi tra i membri, quelle sono brutte pagine da dimenticare. Ricorderemo per sempre i live, il calore della gente, i nostri brani a cui siamo molto affezionati, tutto quello ceh ci è successo farà sempre parte della nostra vita.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Fabio: A tal proposito come non citare My Space (si può fare?!?! Ahahahh). Credo che sia il network più importante della rete per una band: dà più visibilità di un sito web (molte bands scelgono infatti un profilo My Space che la creazione di un sito web) anche perché è meno costoso, facile da utilizzare e perché ti dà un rapporto diretto coi fan o con chiunque altro. Internet è la più grande risorsa per la diffusione di informazioni, cultura e conoscenza, soprattutto in campo musicale, tramite la possibilità di scaricare musica, alternativa che sta mettendo davvero in crisi il mondo della discografia. Da una parte danneggia le bands, ma da una parte aiuta l'ascoltatore, che non può spendere sempre quei 20 euro per un prodotto quasi mai all'altezza.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Fabio: Non molti ultimamente. Personalente non sono attirato dalle nuove proposte, preferisco buttarmi sul vecchio, lo trovo più travolgente risoprire il passato. 20 euro a settimana per un cd iniziano a pesare, al meno per me, su chi ama colleionare o seguire una band, che molto spesso non propone lavori all'altezza del prezzo.

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Fabio: Realizzare il proprio sogno, crescere e farsi conoscere. Per ora pensiamo al presente, con i piedi per terra ci metteremo a lavorare al nostro lavoro e a costruire solidi basi per un futuro che ci dia quello che sognamo, essere apprezzati il più possibile.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Fabio: Crepi il lupo. Grazie a voi per l'intervista. Ricordo il nostro sito http://www.myspace.com/wicdre, visitatelo mi raccomando, visitate gli album fotografici, il blog, sempre aggiornato sulle nostre novità, e venite a vederci nei prossimi live!!! Supportiamo l'underground e le bands emergenti, siamo il vero motore di questo movimento!!!

Intervista di Jerico Articolo letto 725 volte.

 


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