Darkend «Viaticum» (2024)

Darkend «Viaticum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
12.01.2025

 

Visualizzazioni:
507

 

Band:
Darkend
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Titolo:
Viaticum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Animae :: Voce;
- Acamar :: Chitarra;
- Ashes :: Chitarra;
- Antarktica :: Effetti;
- Vinterskog :: Basso;
- Valentz :: Batteria;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
42' 12"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
14.06.2024

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
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Recensione

Il nuovo disco della band reggiana dei Darkend è questo “Viaticum”, quinta uscita discografica oggi in produzione per la Time To Kill Records che ben mette in evidenza il percorso evolutivo del quintetto in favore del black metal dalle tendenze più sinfoniche che non tardano a ricordarci band quali Opera IX, Samael e Dimmu Borgir alle prese con i loro primissimi lavori. La band dispone il tutto su cinque tracce medio lunghe ma rese in maniera completa e dai tratti vieppiù raffinati; a cominciare dal rabbioso scream esternato in favore di qualche momento più corale rispetto al passato e il buon lavoro di chitarre e tastiere, il tutto trasporta con estrema facilità nel cupo immaginario della band grazie anche ad un suono moderno e personalizzato. L’esperienza in cui l’ascoltatore viene trascinato nel cupo mondo della band parte con il brano d’apertura “In My Moltitude” all’interno del quale, seppur in maniera semplice vengono un po’ anticipati gli effetti che incomberanno di lì a poco nelle restanti tracce, incluso il conclusivo brano di un quarto d’ora d’ascolto; molto intensa e tirata è “An Incaution Exhumation of What Lies Beneath Forgotten Ground” brano pregno di incessanti blast beat in puro stile black metal le cui sonorità melodiche delle chitarre, a supporto di un rabbioso e rauco scream, fanno tutto il resto; più moderata ed apprezzabile è “De Masticatione Mortuorum In Tumulis”, traccia assai melodica ed influente su quelli che sono in parte i richiami stilistico ispiratori alla precedente uscita della band “Spiritual Resonance”; aggressività marcata e incessante mattanza sonora per “An Ancient Plague Has Silently Worn Our Garments As Its Throne” che, tra un refrain e l’altro e possenti andature ritmiche, ci porta alla conclusiva e quasi rituale quanto evocativa “In Your Moltitude”, traccia oscura e lenta che stende soavemente il sipario sull’opera manifestando nuovamente l’ innata ispirazione della band verso i lidi più ignoti e nefasti. Un disco deciso e colmo di iniziative che difficilmente si dimenticano sin dal primo ascolto, prova eccellente e parimenti impeccabile.

Track by Track
  1. In My Multitude 80
  2. An Incautious Exhumation Of What Lies Beneath Forgotten Ground 80
  3. De Masticatione Mortuorum In Tumulis 80
  4. An Ancient Plague Has Silently Worn Our Garments As Its Throne 85
  5. In your Multitude 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 12.01.2025. Articolo letto 507 volte.

 

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