Deatherrent «Though Death Lives On» (2007)

Deatherrent «Though Death Lives On» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
972

 

Band:
Deatherrent
[MetalWave] Invia una email a Deatherrent [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Deatherrent [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Deatherrent

 

Titolo:
Though Death Lives On

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Bomma - chitarre, basso
Nick - voce
Pit - batteria

 

Genere:

 

Durata:
21' 39"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Col dichiarato intento di voler recuperare le gesta degli Opeth debuttano freschissimi, formati appena nel 2006, i Deatherrent. Quindi di quello che ascolterete in questa demo le coordinate musicali sono chiare; la band è sufficientemente preparata dal punto di vista strumentale, ma è necessario dire qui non troverete nulla di melodicamente intenso o di particolarmente elaborato. I frequenti arpeggi melodici suonano banali, non sono evocativi in nessun senso in particolare e la voce è scarsamente efficace, se non addirittura rovinosa per alcuni pezzi. Negli Opeth si trovano un'alternanza di voci pulite e growl, qui la voce pulita è in realtà un rantolo che riporta alla mente certi cantanti grunge, più che altro. Nei momenti in cui attaccano col death metal, invece, sembrano ancora più di maniera, con un cantante intento a recuperare il più possibile il growl di Mikael Akerfeldt o stralunando in strane grida.
Anche se la band svedese non è l'unica influenza il resto dell'ispirazione è troppo secondario; citerei certi momenti che potrebbero avvicinarsi al rock “seventy allegrotto” (che potrebbe essere scambiato per grunge) soprattutto nel brano “Mescaline” che già dal titolo da la dimensione psichedelica del suo contenuto ed è un brano che parte leggero e vira in soluzioni dal sapore thrash-core (tendenza udibile anche in altri brani), con un ritornello che definirei buffo, quasi da sagra.
Oltre a questo caso il resto è tutto perfettamente dentro le righe, senza nessun tipo di eccesso o forzatura, insomma senza la benché minima intenzione di uscire dal seminato di altre band, con brani non troppo corposi e mai troppo articolati o lunghi.
Forse cercando una via più personale, selezionando meglio le parti acustiche, cercando di creare qualcosa di più libero, atmosferico si potrebbe cominciare a sentire del buon materiale, perché le capacità ci sono tutte.

Track by Track
  1. Intro - Our World 45
  2. Faceless John 55
  3. Mescaline 50
  4. Enjoy the Agony 55
  5. Viles Of War 45
  6. Before The End Of Times 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
54

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 972 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Live Reports
Concerti