Drivhell «Behind The Silence» (2007)

Drivhell «Behind The Silence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Thanatos »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1258

 

Band:
Drivhell
[MetalWave] Invia una email a Drivhell [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Drivhell [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Drivhell [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Drivhell

 

Titolo:
Behind The Silence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Jonatan Spagnuolo- Voce
Francesco Munari- Chitarra
Stefano Cannoni- Basso
Valerio de Vittorio- Tastiere
Giuseppe Montalbano- Tastiere
Igor della Ricca- Batteria

 

Genere:

 

Durata:
37' 31"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nati nel 2002 i Drivhell è un gruppo di stampo prettamente progressive, capitanati alla voce da Jhonny, alla chitarra da Franz, alle due tastiere da Vale e Beppe, al basso da Ste e da Igor alla batteria.
Dopo vari problemi di registrazione nel Febbraio del 2007 la band riesce finalmente a presentare il suo cd: “Behind the Silence”.
Senza nascondermi troppo dietro il silenzio, esprimo chiaramente e direttamente il mio giudizio a proposito del cd in questione: tremenda, immensa, fastidiosa Noia.
Nessun spunto musicale e vocale risulta interessante, né, tantomeno, personale. Il cd è fatto secondo tutti gli schemi classici del progressive, e questo loro conformarsi al filone è estremamente negativo.
Parliamo poi delle linee vocali: l’estensione vocale è talmente ostentata che risulta terribilmente stonata, tanto che ho considerato la track “meno peggiore”quella strumentale, ovvero “Mind Dishrag”.
Certo, se la band si fosse presentata come cover band dei Dream Theater o dei Simphony X (tanto per citare alcuni nomi dell’area progressive) il mio giudizio sarebbe stato sicuramente positivo.
Ma quando il comporre musica deve significare non esprimere niente di personale allora la questione cambia; la tecnica diventa niente quando non si riesce a far arrivare i propri messaggi attraverso la musica.
Il fare metal non dovrebbe rappresentare un punto d’arrivo, dove si deve proporre ciò che è già stato composto e ricomposto. Dovrebbe rappresentare semplicemente un metodo d’espressione alternativo e prettamente personale. E mi sembra di aver detto tutto…

Track by Track
  1. Your God is Mine 50
  2. Behind The Silence 50
  3. Some Sweet Word... 50
  4. Mind Dishrag 55
  5. Nodoby Knows 50
  6. Sorrow 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
55

 

Recensione di Thanatos » pubblicata il --. Articolo letto 1258 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti