Lost Inside «Mourning Wept Inside Me» (2011)

Lost Inside «Mourning Wept Inside Me» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
838

 

Band:
Lost Inside
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Titolo:
Mourning Wept Inside Me

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Kold - all instruments
Surtur - vocals

 

Genere:

 

Durata:
41' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che Kold, l’americano mente di questo 2-piece depressive black metal, voglia fare le cose per bene lo si capisce già solo guardando la bella veste grafica e il logo, classici ma davvero ben fatti, a cura del famoso (in ambito black metal) Christophe Szpajdel. La musica, come già detto, è un pregevole disco di depressive black metal, il cui punto di forza è uno stile cangiante e niente affatto stereotipato, capace di non fare una serie di brani tutti uguali e ancorati agli stilemi del genere, e con delle valide soluzioni musicali proposte.
L’ascolto del disco scorre in maniera assolutamente liscia e senza intoppi né cadute di tono. L’opener “Bewildered” è soffusa e rarefatta, molto poggiante sulla tastiera e con la chitarra solista in secondo piano e anche dal suono un po’ sfocato, che nell’insieme riesce a creare un’atmosfera crepuscolare e decadente, senza disdegnare particolari contrasti da me molto ben apprezzati, come ad esempio la voce screaming sofferta e minimale (ma non fuori luogo, per una volta) e delle atmosfere che ad un tratto si fanno quasi solari. La migliore canzone è tuttavia la centrale “Four Walls And A Restless Shadow”, 10 minuti e passa di pura atmosfera dettata prima da degli arpeggi, e poi da uno stacco mozzafiato che ricorda addirittura lo stile austero e senza lungaggini dei grandiosi Pantheist, oltre ad avere uno stile melodico sempre gradevole e di buon gusto.
Poco da dire: non c’è un difetto in quest’album. Certo, la quarta “Like A Wilted Flower” nonostante il bel titolo è meno bella delle altre, e forse la chitarra solista sfocata non risalta proprio dovunque, a parte nella prima canzone. Ma si tratta solo di dettagli, che non rovinano la grande riuscita di quest’album, tranquillamente consigliato agli amanti del depressive, doom e generi melodici e lenti affini. Un'altra cosa che apprezzo molto, e che in quanto soggettiva non influisce il risultato finale, è il fatto che i LT sono un gruppo con un’immagine della band abbastanza sobria, e che lascia la sua musica parlare senza rilasciare improbabili dichiarazioni suicide o anormalità fisiche o cerebrali dovunque lo si possa sbandierare (nel cd, nel libretto, nella biografia etc). Sembra un cavillo ma nel depressive questo è diventato un trend insopportabile e anche di un cattivo gusto, nonché davvero evitabile e superfluo. Ringraziamo Kold che, profeticamente al suo nome d’arte, è riuscito a portarci un po’ di benvenuto refrigerio in questa afosissima estate.

Track by Track
  1. Bewildered 80
  2. A Ghost Among People 75
  3. Four Walls And A Restless Shadow 80
  4. Like A Wilted Flower 70
  5. Feed On Tears 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

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