Morning Dew «Morning Dew» (2011)

Morning Dew «Morning Dew» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HeavyGabry »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1317

 

Band:
Morning Dew
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Titolo:
Morning Dew

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Tacoli - Voice
Andrea De Marco - Guitar
Michele Santoli - Bass
Matteo Bianco - Drums

 

Genere:

 

Durata:
20' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Monicker e copertina poche volte possono ingannare. Ci indirizzano e ci preparano all'ascolto, oppure spengono il nostro interesse dopo il primo sguardo. Con i Morning Dew questo passaggio non è venuto meno e l'anticipazione visiva è stata rivelatrice: la rugiada mattutina mi rimanda ad un panorama calmo, umido, silenzioso come se fosse immobile. Così come la cover: un contrasto di emozioni rappresentato dai colori forti di un rigoglioso paesaggio bucolico e dalla freddezza tonica del cielo minaccioso.
Così si presentano i Morning Dew, nuova incarnazione di un vecchio progetto chiamato Eterna Scomunica, di cui comprende tutti i membri.
Quattro tracce, una sola anima, sebbene doppia. Il tentativo della band goriziana vuole essere sfuggente: parliamo di black metal atmosferico, certo, genere sul quale da alcuni anni a questa parte gente come i Drudkh o i Negură Bunget hanno costruito la loro fortuna; ma non solo. Non semplicemente questo perché la musica qui proposta va in deciso contrasto con un pilastro canonico del macro-genere di appartenenza, cioè la composizione di sole atmosfere tetre. Questa è la particolarità che li contraddistingue: il sound alle fondamenta è quello, ma in diversi momenti viene spezzato da aperture melodiche “solari”, proprio come il contrasto della copertina. Nella chitarra di “Hyperuranus” non c'è nessuna ricerca forzata di cattiveria, al contrario ci sono passaggi orecchiabili ed un riverbero che dona un tono onirico esattamente opposto alla velocità della batteria. Se devo dirla tutta, il mio pezzo preferito è “Trascendence”, perché arricchito da una maggiore epicità, discreta ma presente.
Concludendo, l'inizio è discreto e ci sono le potenzialità per fare molto altro. La registrazione va migliorata (ma è pur sempre un demo), anche se va dato atto ai Morning Dew di aver fatto in modo tale che nel contesto generale anche il basso sia ben in risalto. Ditemi quanti dischi black metal ci sono dove si sente il basso e poi ne riparliamo.
Avanti così allora!

Track by Track
  1. Il Male Di Vivere 70
  2. Hyperuranus 70
  3. Silent Nature Grief 75
  4. Transcendence 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

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