Post-Traumatic-Stress-Disorder «Burepolom» (2008)

Post-traumatic-stress-disorder «Burepolom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Madhatter »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1311

 

Band:
Post-Traumatic-Stress-Disorder
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Titolo:
Burepolom

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Henry Guy - Vocals
Yorga - Rythm & Lead Guitars
Jason - Rythm Guitars
Logan - Bass
Maxim - Drums

 

Genere:

 

Durata:
48' 5"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Fenomenali! Non mi viene in mente altro termine per definire questi Post-Traumatic-Stress-Disorder (PTSD d’ora in poi)! Un conglomerato di emozini, sensazioni, sentimento e rabbia! Tenendo fede al nome, ascoltare la loro musica sfogliando il booklet allegato è come immergersi in un’oscura e vischiosa psiche devastata da disordini da stress post-traumatici. In alcuni tratti pare davvero di trovarsi di fronte a confusi e tormentati sogni sublimati in musica tanta è l’intensità che il sound generale aggregato all’interpretazione generale riesce a dare. Altrettanto va detto per i momenti in pulito, sempre grandiosamente legati con le parti più aggressive, tanto che sono proprio i cambiamenti di dinamica il pezzo forte dei PTSD : mentre vi state cullando in una dolce melodia, vi ritroverete in men che non si dica ad ascoltare bordate violente che vi catapultano nei recessi più profondi di una psiche tormentata! Questo tuttavia non significa che siano presenti cambi così repentini da farvi sbalzare dalla sedia, ma semplicemente che le canzoni seguono un flusso emotivo inaspettato ma “naturale”, che però è sorprendente per l’intensità. Non c’è un punto morto dall’inizio alla fine, l’energia di questo disco è tale che raramente vi annoierete nell’ascoltarlo, tuttavia, pur essendo difficile scegliere una qualche canzone che spicchi sulle altre, a mio avviso gli apici compositivi vengono raggiunti in “Low Self Esteem”, “Anyone”, “Still Loving” e “Burepolem”, sebbene preciso nuovamente che tutte le canzoni, dalla prima all’ultima, sono veramente belle e d’effetto . Va detto che essendo comunque un crossover con momenti di intensa melodicità, potrebbe non piacere a chi ama un genere più diretto e schietto, anche se i PTSD hanno nel loro lavoro numerosi frangenti aggressivi. Dunque, per concludere vanno fatti i complimenti per ogni aspetto della band, a cominciare dal booklet, fino al songwriting, al sound (che non è nuovo di zecca, ma per questo genere è adattissimo), all’interpretazione dei musicisti, all’impatto, alla qualità audio (superba), e alla tecnica, che nonostante si sente che ci sia, non è invasiva, ma anzi, sempre al servizio della musica. Che altro dire, questi PTSD meritano, ma sul serio, perciò correte a dare un’occhiata al loro space e se capitano nella vostra zona, andate a vederli! Complimentoni ragazzi! Continuate così!

Track by Track
  1. Jerkwater 75
  2. Low Self Esteem 90
  3. Anyone 90
  4. Neurotted 75
  5. Beat Me Down 85
  6. Railway to... 75
  7. Burepolom 90
  8. Still Love 90
  9. The Traveller 75
  10. Falling From Eternity 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
84

 

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