Sadako «Bedtime Stories» (2006)

Sadako «Bedtime Stories» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Darth Ghisus »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1580

 

Band:
Sadako
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Titolo:
Bedtime Stories

 

Nazione:
Austria

 

Formazione:
Marx :: vocal, synth, sampling, production
Benji :: bass, synth, sequencing, sampling
Tom :: guitars, programming
Rene :: guitars
David :: drums, programming

 

Genere:

 

Durata:
60' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Sadako sono una band Austriaca e questo è tutto quello che sono riuscito a sapere a proposito della loro biografia, dal momento che la presentazione inviata dal loro promoter si sofferma sulla descrizione dell'album e rimanda al sito della band per informazioni, biografia e recensioni.... Peccato che il sito sia solo in tedesco e che il sottoscritto purtroppo non sia ferratissimo in materia...
La suddetta descrizione dell'album (e delle sonorità della band) mette in risalto un nuovo ed interessante mondo di suoni, una voce oscura supportata da suoni heavy, spiritualità e misticità, un tocco asiatico e definisce il lavoro "catchy".
Dopo l'ascolto dell'album posso essere d'accordo su quasi tutti gli elementi a parte il tocco asatico (che proprio non riesco a cogliere se non in qualche sample qua e là) e la scelta dell'aggettivo "catchy" per definire la musica dei Sadako. Infatti il disco è tutt'altro che orecchiabile... Piuttosto ostico a mio parere.
Il gruppo propone un mix di atmosfere elettroniche cupe, supportate da chitarre dalle ritmiche spesso serrate e da una voce a tratti ruvida a tratti oscura.
L'album è un continuo alternarsi di atmosfere alquanto oniriche che a me ricordano (anche se alla lontana) i Depeche Mode, con momenti più ritmati e pesanti. In qualche pezzo il cantante mi ha ricordato Rob Zombie, ma probabilmente era l'effetto allucinogeno di "Bedtime Stories"...
L'album è molto omogeneo e secondo il sottoscritto questo alla lunga non giova... Nella seconda metà infatti le tracce cominciano a diventare ripetitive e perdono di freschezza.
Indubbiamente un lavoro curato, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei suoni e dei campioni che rendono possibile l'atmosfera cupa e mistica di cui parlava la presentazione. Un disco per chi ama viaggiare attraverso questo tipo di ambientazioni e non disdegna un tocco heavy.
Per quanto mi riguarda sono abbastanza lontano da queste sonorità ed è forse per questo che alla lunga il disco mi stanca.
Da segnalare all'inizio della traccia numero 12 ("Tides") un campione tratto dal film "Una Pallottola Spuntata" (non ricordo quale dei tre)... Un simpatico tocco di umorismo che non guasta mai!!

Track by Track
  1. Midnight Madness 60
  2. Sinned 65
  3. Okinawa 68
  4. Maneater 68
  5. Man On Ether 58
  6. Drowned Cliches 65
  7. The Four Horsemen 70
  8. Alice in Wonderland 68
  9. The Fallen 58
  10. Redhat 60
  11. Allein 55
  12. Tides 68
  13. Bullshit Stockings 50
  14. La Ultima Hora: Book I: Seed Genesis 50
  15. La Ultima Hora: Book I: Blood of Existence 65
  16. La Ultima Hora: Book I: Like Blurry Glass 53
  17. Absinthe Upgrade 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
63

 

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