Terzolivello «The Silent City» (2010)

Terzolivello «The Silent City» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Tripp »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1235

 

Band:
Terzolivello
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Titolo:
The Silent City

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Nardelli - Guitar
Denis Cappelletti - Vocals
Andrea Sadler - Drums
Loris Travaglia - Bass

 

Genere:

 

Durata:
37' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il lavoro della band trentina Terzolivello attiva dal 2003, si dimostra fin da subito maturo e dotato di una buona vena compositiva, almeno nei presupposti. La produzione del disco è ottima e la qualità dell’ascolto ci permette di assaporare al meglio tutte le dieci tracce di questo loro disco di esordio, The Silent City.
Lo stile è variegato e spazia da un rock alternative introspettivo e sognante a momenti metal più massicci e incisivi, caratterizzati da dei muri chitarristici veramente imponenti. A tratti la band sembra anche non disdegnare aperture quasi sinfoniche, epiche, imbevute di una certa solennità musicale. Il sound complessivamente è farcito di atmosfere dark, in linea con un certo gusto compositivo di stampo europeo.
Il genere musicale proposto però, risulta in alcuni momenti un po’ confuso e sconnesso, come se la miscela non fosse stata ancora messa a punto, come se ci fosse ancora qualcosa da far quadrare. Le melodie vocali talvolta sono sfuggevoli, poco accattivanti e a tratti il disco sembra essere un pò monocorda. La tensione musicale non è mai scaricata a dovere e si ha come la sensazione che qualcosa manchi all’appello.
Un appunto al cantante, la cui pronuncia in inglese lascia un pò a desiderare ed è sicuramente macchinosa e poco fluida in alcuni frangenti. Purtroppo anche questo dettaglio che molti gruppi – soprattutto italiani - danno per scontato, va curato al massimo ed è fondamentale per una buona riuscita complessiva dell’ aspetto musicale. Questo è un po’ il rischio che si corre quando si utilizza una lingua diversa da quella madre, senza la necessaria padronanza.
Ci sono però anche momenti molto positivi all’interno del lavoro, dove la band sa rialzarsi. Ad esempio, l’intensa “Cherry Slot” in cui la band si fa notare per una arrangiamento interessante e un chorus ispirato , la bella “Lost” sostenuta da un ritmo incalzante e un refrain trascinante, la suggestiva e graffiante “Heartbreak Hotel” e la dolce “Bellatrix Smile”.
Un disco quindi altalenante, fatto di alti e bassi. C’è ancora da lavorare per ottenere risultati pienamente convincenti.

Track by Track
  1. In This Moment 65
  2. Cherry Slot 70
  3. Heartbreak Hotel 70
  4. Walking In The Snow 65
  5. Bellatrix Smile 70
  6. Synthetic 60
  7. Lost 80
  8. Happy Birth Men 60
  9. Nevertold Life 65
  10. 33tl 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
68

 

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