Wormhole «Songs From The Counter Island» (2015)

Wormhole «Songs From The Counter Island» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.02.2016

 

Visualizzazioni:
2889

 

Band:
Wormhole
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Titolo:
Songs From The Counter Island

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valentina Marvulli :: Vocals
Francesco Faniello :: Guitars
Andrea Canitano :: Guitars
Giuseppe Recchia :: Bass
Paolo Bitonto :: Drums

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
39' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Anzitutto precisiamo: questi Wormhole vengono da Matera e non hanno nulla a che vedere con gli altri WormHole provenienti dal Molise che fanno Sci-Fi Death Metal, anch’essi recensiti in queste pagine.
Ma se per inquadrare il genere dei Molisani è facile, inquadrare quello dei Wormhole da Matera è molto più difficile, perché nell’info sheet di questo secondo album e nella biografia sul sito si parla di “atmosfere oscure e i riff taglienti con un’ampia gamma di melodie” (testuali parole), di “heavy wall of sound” e “Gothic/wave” si penserebbe ad un disco gothic, ma l’ascolto di “Songs from the counter Island” rivela una band che di Gothic ha poco o nulla, e che più che altro ci propone un disco rock neanche tanto elettrico nella seconda parte, dove al massimo posso attribuire la parola gothic a “The traveller in darkness” e in parte a “Dawn of Deimos”. Certo, c’è la malinconia di “Lost in the blue”, ma a me sembra più che altro una rock ballad. Provando ad analizzare “Songs...” dal punto di visto del rock, tuttavia, le cose migliorano giusto un po’, con brani come “Pandora’s world” e “Death star nemesis” invero non male, ma controbilanciati da momenti meno diretti (diciamo più prog) meno riusciti, come “Over the grey hills” un po’ scialba verso la fine, e da momenti molto alternative come “The prudence of Sannias” dove la band che ascoltiamo sembra non avere niente a che fare con quella della title track.
Insomma: suddividendo la tracklist di “Songs...” in varie fasi forse questo cd si può anche assimilare meglio, ma credo che il problema di questo album è quello di avere una personalità musicale confusa, dove di gothic c’è poco e nella seconda metà non c’è nulla, mentre di rock si passa da un rock/metal elettrico ad un alternative rock meno distorto discreto ma nulla più, il tutto per un equilibrio musicale forse con potenziale, ma non molto a fuoco e dalle componenti musicali non congiunte a dovere. E questo credo sia il difetto principale dell’album.
In conclusione, “Songs from the counter Island” è come una lezione spiegata abbastanza male dal solito professore delle superiori che non sa spiegare: non dice bestialità (leggasi: l’album non possiede canzoni brutte), ma non si capisce bene dove voglia andare a parare, ed è facile perdere il filo del discorso e distrarsi, rimanendo con un punto interrogativo in testa. Lo salvo perché potrebbe anche essere solo immaturo, ma proprio per questo trovo il suo successo limitato, specialmente se si è intanto arrivati al secondo album. Della serie: quando l’eterogeneità musicale non funziona come dovrebbe.

Track by Track
  1. Dawn of Deimos 65
  2. Pandora’s world 65
  3. Lost in the blue 60
  4. The traveller in darkness 60
  5. Death star nemesis 65
  6. The counter Island 60
  7. Over the grey hills 55
  8. The prudence of Sannias 60
  9. Ylla - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 26.02.2016. Articolo letto 2889 volte.

 

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