Damned Creation «Soilblack» (2006)

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Band:
Damned Creation
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Titolo:
Soilblack

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Thanatos - Vocals
Abyss - Guitar
Vlad - Guitar
Agahareth - Keyboards
Deimos - Drums

 

Genere:

 

Durata:

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il progetto Damned Creation nasce nel 2004, nel cuore della Basilicata, dalla mente di Deimos, ex batterista dei valorosi Infernal Angel, e Vlad alla chitarra.
Il promo in questione, composto da cinque tracce, vede la luce nel luglio del 2006 con il titolo Soilblack.
Black sinfonico questo dei Damned caratterizzato da un mix di tastiere messe ben in evidenza, che si intrecciano, in un vortice oscuro, con le chitarre ancora più taglienti e fredde che mai.
La voce di Thanatos rende merito alla band nei numerosi scream che si susseguono durante l’ascolto, ma perde un po’, a mio parere, nelle parti in growl.
Sicuramente ben fatto il lavoro di Deimos dietro le pelli, peccato che il suono così effettato della batteria ricordi più una drum machine, spezzando in qualche caso la cupa atmosfera creatasi in precedenza.
La prima traccia del disco, dal titolo Across The Evil, mette subito in evidenza i riff ipnotici delle chitarre, che si fanno strada nel corso del brano fino ad una breve pausa, per poi ripartire con una suggestiva parte veloce, accompagnata da un potente cantato in scream.
Nel pezzo successivo I Fear Life, dopo un’apertura in cui la tastiera la fa da padrona, un arpeggio di chitarra e la voce sospirata di Thanatos, non sono che l’anticamera di quello che avverrà. Un brano molto oscuro e dalle ritmiche cadenzate.
Si arriva così alla terza traccia Hafsad, qui le claustrofobiche sequenze di note delle chitarre si fanno sentire più che mai, alternate da stacchi di momentanea tranquillità apparente.
Dark Hatred si discosta dal resto del disco, abbandonando le atmosfere precedenti. Questo è sicuramente il pezzo più veloce e distruttivo che permette di riprendere fiato solo grazie ad una breve pausa verso la fine.
Il promo si conclude con la titol-track Soilblack, che sottolinea ancora una volta la glacialità delle chitarre. Queste compongono un tappeto sonoro sul quale si evolve il pezzo e il potente scream della voce, che va salendo nella parte conclusiva. Per citare qualche capostipite del genere come confronto Dimmu Borgir ed Emperor, sembrano sicuramente i più vicini.
Per quanto riguarda l’artwork, essendo un promo è molto semplice, magari era meglio inserire qualche contatto in più. Il logo in copertina non è molto visibile, sullo sfondo un bosco….che piace tanto ai cultori dell’ oscura fiamma.
In conclusione niente di particolarmente nuovo, ma le premesse ci sono, rendere il tutto ancor più personale darà quella spinta in avanti, per la composizione dell' imminente full-lenght previsto per l'estate di quest'anno.
Staremo a vedere.
Grazie a Midgard per l'aiuto ;)

Track by Track
  1. Across the evil 79
  2. I fear life 83
  3. Hafsad 75
  4. Dark hatred 82
  5. Soilblack 79
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 73
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 89
Giudizio Finale
77

 

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