IMM «Against All» (2006)

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Hardcorect »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
753

 

Band:
IMM
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Titolo:
Against All

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giancarlo Petracco synth/guitars/vocals/bass/
drums

 

Genere:

 

Durata:
33' 3"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Le one man bands mi hanno sempre provocato un senso di scetticismo, da un lato, e di ammirazione dall’altro. Il motivo di queste due opposte sensazioni paradossalmente è lo stesso cioè: non è facile far tutto da soli senza far trasparire, come spesso accade, dei nefasti limiti tecnico/creativi applicati ad ogni singolo strumento.

Il progetto musicale del torinese Giancarlo Petracco è attivo dal 1998 con il nome di Snowboy e giunto nel 2006 alla realizzazione dell’album “Against All” con il nome I.M.M., Industrial Metal Machine.
Dediti ad un industrial con forti contaminazioni elettroniche che dimostrano come il Petracco abbia appieno recepito le lezioni impartite dai guru del genere, Atari Teenage Riot e Wumpscut su tutti, i “nostri” propongono un sound:

· Violento, come in “Under Tv Attack” , la mia preferita, o come in “Dance Of Death”, dove echi di guerra alternati a parti più progressive in tipico stile italico anni ’70 pervadono il brano nella sua interezza, oppure come il leit-motiv di “Dark Light”;
· Sperimentale, come in “Zombie”;
· Ossessivo, come in “How Does It Cost”.

Degne di nota sono: la strumentale “Power Rave” nella quale spiccano ottime doti creative , “Lotta” con un inizio in stile rock n’ roll elettronico, genere che anni or sono fece la fortuna degli ottantiani Sigue Sigue Sputnik.
I testi sono pregni di pessimismo, rabbia e denuncia sociale.
L’intera release perde un po’ di tono sul finire con brani come “Me Ne Fotto” e “Uomini Mannari” dove il cantato in lingua italica a tratti non risulta comprensibile.

Messo da parte lo scetticismo iniziale il verdetto, al termine degli innumerevoli ascolti è che di
limiti tecnici e creativi proprio non si può parlare.

Unico appunto rilevante riguarda la pronuncia inglese che in “I’m Dead”, opener del cd, funge un po’ da “guastafeste” in un pezzo che sarebbe altrimenti di riguardo.

Track by Track
  1. I’m Dead 65
  2. Dark Light 75
  3. How Does it Cost 80
  4. Under Tv Attack 85
  5. Power Rave 75
  6. Zombie 70
  7. Dance of Death 70
  8. Lotta 65
  9. Me ne Fotto 60
  10. Uomini Mannar 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

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