Chaosweaver «Cult of the Buried Serpent» (2007)

Chaosweaver «Cult Of The Buried Serpent» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BlackWingAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
831

 

Band:
Chaosweaver
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Titolo:
Cult of the Buried Serpent

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Pasi "Kole" Kolehmainen :: Guitar & vocals
Markus Laakso :: Bass & backing vocals
Tapio Ahola :: Keyboards
Jere Kortelainen :: Lead guitar
Jack Tyger :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
13' 50"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La penisola scandinava, come noto, è, in Europa, la patria di tantissimi gruppi che hanno scritto e stanno scrivendo la storia del metal e della musica in genere. Da queste fredde e spesso singolari terre abbiamo avuto esempi, a volte insuperabili, di tutte le sfaccettature dei genere più pensati ed estremi di musica. Non saprei sinceramente identificare le cause della floridezza di tali paesi in campo musicale, o meglio sono talmente tante le condizioni che permettono lo sviluppo di interessanti situazioni musicali che sarebbe troppo lungo e fuoriluogo parlane, ma tant'è che ogni volta che si ascolta un prodotto proveniente da questi paesi si ha a che fare con prodotti di indubbia qualità che, anche in situazioni amatoriali, dovrebbero essere presi come esempio da tanti altri gruppi provenienti dal Belpaese. Non è la classica esterofilia italica che mi porta a parlare in questo modo ma una semplice analisi delle proposte di queste zone che ho avuto il piacere di ascoltare. Un esempio sono questi Chaosweaver, un gruppo di Helsinki che propone un black metal con chiari rimandi allo zoccolo duro del genere, ma che non disdegna richiami più moderni, legati principalmente a gruppi come Cradle of Filth e Dimmu Borgir. Questo demo 'Cult of the Buried Serpent' è un sincero esempio di quello che il panorama scandinavo può proporre. Niente di originale o sperimentale, semplicemente un black che accontenta quasi tutti i cultori del genere. Le tre tracce che i cinque musicisti ci propongono si dipanano piacevolmente, senza stonature, con gli stilemi del genere ben presenti ma comunque personalizzati, in un incedere spesso abbastanza pomposo ed altisonante. Gli arrangiamenti non presentano nessuna particolare velleità di originalità forzata ma sono estremamente curati e ben realizzati. L'unico elemento del prodotto che forse non è del tutto convincente è la voce del frontman Pasi 'Kole' Kolehmainen, che cerca, a mio modo di vedere, di scimmiottare troppo marcatamente una voce molto particolare come può essere quella di Shagrat dei Dimmu Borgir, utilizzando, forse a sproposito, troppi filtri che ne snaturano il timbro. La produzione e i suoni del demo sono molto cristallini ed attinenti al genere, forse le chitarre avrebbero meritato una maggiore presenza sonora. Ovviamente tutto è stato suonato in maniera ineccepibile, nessun errore di timing o stonatura, cosa spesso molto comune nei gruppi black che fin troppo spesso si fanno scudo della 'crudezza' del genere per nascondere pecche tecniche non indifferenti. Consiglierei questo prodotto a chi è alla ricerca di atmosfere particolarmente suggestive ed evocative con chiari riferimenti al mondo dell'esoterismo, must per ogni gruppo black che si rispetti.

Track by Track
  1. Cult of Joy 65
  2. Buried in a Swamp 65
  3. Horned Serpent 68
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

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