Looking 4 a Name «Tetragram» (2007)

Looking 4 A Name «Tetragram» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Atoragon »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
768

 

Band:
Looking 4 a Name
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Titolo:
Tetragram

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Panico: guitar, lead voice
Larsen Premoli: keyboards, backing voice
Federico Ghioni: bass, backing voice
Deneb Bucella: drums, backing voice

 

Genere:

 

Durata:
1h 16' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo è il secondo disco che recensisco dei milanesi L4aN, quindi ho potuto anche vedere l'evoluzione della band dall'anno scorso: un'evoluzione che li ha portati da un progressive rock mai troppo pesante ad un concept interessante, che spinge la vena progressiva su più versanti, dei quali il più significativo è forse il dividere il disco in 5 parti: quattro che rappresentano gli elementi acqua-fuoco-terra-aria, ed una quinta parte che funge da introduzione e conclusione. Le quattro parti centrali sono composte a loro volta di quattro pezzi cadauno, e sono chiamate “Earth Suite”, “Water Suite”, “Air Suite” e “Fire Suite”. Ciascuna di queste suite cerca di incarnare lo spirito dell'elemento trattato, quindi avremo nella parte dedicata alla terra un uso di suoni e arrangiamenti più “solidi”, un uso dei tom che ricorda quasi ritmi tribali, mentre in quella dedicata all'acqua ci sarà un impiego di arrangiamenti e sonorità più “solari”, chitarre classiche dal sapore mediterraneo, e così via (da notare anche come in ogni suite si sviluppa un tema comune tra i quattro pezzi). In ogni caso qui si va a sensazioni, quindi non è facile spiegare in maniera analitica quello che è uno sforzo a livello empatico, uno sforzo enorme che i Looking 4 a Name hanno fatto per creare degli arrangiamenti così complessi, specifici per ogni atmosfera diversa, che rendono il disco molto affascinante e invogliano l'ascoltatore ad addentrarsi nella sua complessità (sicuramente è un disco molto complesso, anche a livello di concept, se si considera anche che il primo pezzo di ogni suite descrive un personaggio diverso e l'ultimo di ogni suite funge da collegamento tra quell'elemento ed il successivo). “Inutile” parlare delle doti tecniche della band, ovviamente impeccabili (a parte una voce eccessivamente melensa e a tratti un po' “lamentosa”, ma questo non dipende dalla tecnica quanto dall' un'interpretazione), e della produzione: infatti l'album è un disco vero e proprio prodotto dalla nostrana Valery Records. Che cosa dire di più se non consigliare questo disco a tutti gli ascoltatori in cerca di qualcosa di più del solito platter metal “fatto con lo stampino”? Si potrebbe fare un ultimo appunto per la band: forse potreste cercare ulteriormente, pur mantenendo il concept complesso ed i pezzi tecnici, di soffermarvi ancora di più sulla forma canzone e sulla fruibilità del singolo pezzo, anche preso singolarmente rispetto al contesto: lo so che non è facile, ma il rendere un pezzo efficace sia decontestualizzato, sia inquadrato nel mosaico, specie se così complesso, lo rende apprezzabile su più livelli e sicuramente anche live avrebbe un impatto ancora migliore. Quindi qualche pezzo, diciamo più “easy listening” in mezzo forse avrebbe reso questo disco ancor più godibile. In ogni caso.. Promossi!

Track by Track
  1. The Beast 68
  2. Tetragram 75
  3. The Prisoner 70
  4. Awakening 68
  5. Foresight 65
  6. Cracking the Sky 60
  7. The Rover 68
  8. Flows 75
  9. The Fall 60
  10. Breaking the Stone 60
  11. The Thief 65
  12. Heaven's Keys 60
  13. Fragile Existence 60
  14. Home 65
  15. The Warrior 60
  16. Here Comes the Rain 68
  17. Play with Fire 68
  18. Lord of the Night 65
  19. War pt2 (instrumental) 65
  20. Different but Equal 60
  21. The Silence of Death 65
  22. The Blindness of a World 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
66

 

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