Athwart «Blowback» (2007)

Athwart «Blowback» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Xanadu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
814

 

Band:
Athwart
[MetalWave] Invia una email a Athwart [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Athwart [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Athwart

 

Titolo:
Blowback

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mikele Guerra: Guitar & Vocals
Giulia coletti : Guitar
Mirko Sopracasa : Bass
Marco Magris : Drums

 

Genere:

 

Durata:
17' 24"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I friulani Athwart esordiscono con un demo votato al puro thrash metal in stile "fine anni 80".
seguendo più che altro la seconda ondata caratterizzata dai testament (pur attivi da molto prima)
dai dark angel,death angel e da tutti quei gruppi che unirono all\'impatto grezzo dei capiscuola
delle soluzioni più ricercate sia sul lato melodico che sul lato tecnico.
La riproposizione è abbastanza fedele, forse pure troppo dato che il suond risulta un pò datato
soprattutto per quanto riguarda le chitarre.
Non vi è molta originalità in questa band, magari dovuta al fatto che siamo davanti a un lavoro di esordio,
ma l\'impatto delle canzoni è buono,come è buono il livello tecnico del quartetto.
La partenza è affidata a una delle migliori canzoni del lotto, By Blue Ontario\'Shore, su liriche del poeta Walt Whitman,
molto compatta e con un riffing trascinante molto annihilator con assolo centrali incentrati più sull\'impatto,
che sulla costruzione melodica.
Sulla falsariga della precedente sono Outskirt, che in certi riff mi ricorda pure i megadeth,
e Age of Fall, condita da molte dissonanze sia nel riff che nei soli.
La conclusiva Border of the New Empire invece è la più testament oriented del lotto e, come nello stile del gruppo a cui
è ispirata miscela bene impatto, melodia e riff a due chitarre.
Bisogna dire che una maggiore cura nei suoni, soprattutto delle chitarre che hanno un suono fortemente scavato sulle medie che toglie dinamica
nel suo essere zanzaroso e un pò stridulo, ma si tratta comunque di un demo di esordio e ci può stare una produzione un pò approssimativa.
Dunque un buon esordio,con dei margini di miglioramento sugli arrangiamenti delle parti vocali e sulla ricerca di una maggiore personalità

Track by Track
  1. By Blue Ontario Shore 74
  2. Outskirts 70
  3. Age of Fall 67
  4. Borders of the New Empire 76
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 72
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Xanadu » pubblicata il --. Articolo letto 814 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti