Rosa Antica «Seven» (2007)

Rosa Antica «Seven» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
773

 

Band:
Rosa Antica
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Titolo:
Seven

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sir Cage - vocals
Daniel - guitars
Lorenz - bass
Hesteban - drums
Clauss - keyboards

 

Genere:

 

Durata:
40' 6"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Pimpante miscuglio di generi per i Rosa Antica band che giunge al primo album dopo soltanto un EP e un paio d'anni d'assestamento che portano al contratto con la My Kingdom e alla realizzazione di questo nuovo album “Seven”. La ricerca della band è un melting pot tra la ferocia del death metal europeo e delle sfumature più d'atmosfera; naturalmente questa non è una novità, ma anche loro cercano di inserirsi in maniera efficace e c'è da dire che non si sprecano su nulla. Cominciamo parlando dalla produzione sonora che è davvero efficace e all'altezza di un uscita ben più che casalinga, appunto, nonostante qui e li risulti un po' “plastica” soprattutto nei suoni della batteria.
Il tempo medio e la doppia cassa regnano sovrani nelle parti più propriamente death e ci riporta spesso alla mente ad una realtà metal core molto genuina (nella title track il riff ricorda gli At The Gates di Slaughter Of The Soul) e non disdegna divagazioni vicino a certo black metal melodico, come nel caso della traccia “Looking For Something Divine” o qualche breve blasbeat. Altrove segue traiettorie di tipo gothic metal con mid tempo imperiosi e tastiera/synth simil-sinfonica a seguire.
Le parti melodiche si avvicinano molto al rock alternativo degli anni '90, chiamando in causa soprattutto i buoni vecchi System Of A Dawn (è il caso di “K2P”) e gli immancabili re del crossover: I Korn.
Ci troviamo quindi di fronte ad un prodotto molto variegato che gode di arrangiamenti anche arditi (senza esagerare, comunque, non si tratta di un disco progressive...) ma che predilige comunque l'attacco distruttivo alle vostre orecchie con una brutalità molto precisa e controllata. Da notare il brano “Brucia” che propone l'utilizzo del idioma italiano, cosa ancora non molto diffusa, ma che sempre più spesso attrae molte band sia nuove che vecchie; in questo caso il risultato è, a mio parere un po' deboluccio, vuoi per mancanza d'abitudine, vuoi per un testo non troppo esaltante e per un interpretazione vocale troppo contorta.

Track by Track
  1. Seven 60
  2. k2p Key To Paradise 75
  3. Inner Fears 65
  4. Recommended Suicide 70
  5. Hate (8) 70
  6. Healing Wouds 70
  7. Brucia 60
  8. Looking For Something Divine 70
  9. Not My Time 60
  10. R.A. 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

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