Five Sided Room «The Fifth Side» (2007)

Five Sided Room «The Fifth Side» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Xanadu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
763

 

Band:
Five Sided Room
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Titolo:
The Fifth Side

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Aurora Rosa Savinelli : Vocals
Fabrizio Flocco: Guitar and Vocals
Adriano Flocco: Drums
Fulvio Petti: Bass
Adriano Aponte: Keyboards

 

Genere:

 

Durata:
24' 48"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Five Sided Room sono un gruppo proveniente da Napoli formatosi nel 2005 e che ,da come si può leggere nella biografia,ha vissuto notevoli cambi di line up, che hanno portato mille difficoltà nella concezione di questo lavoro composto da 4 tracce (influenzate a dir poco pesantemente da gruppi come Symphony X e in misura molto minore Dream Theater)
Con canzoni dilatate,con moltissimi cambi di atmosfera e varie soluzioni ritmiche e melodiche, con cavalcate power unite a momenti più rilassati.
L'ottima e ben impostata voce allontana un pò dai canoni del genere con soluzioni vicine ai Nightwish che allegeriscono le song aumentandone la fruibilità.
Si parte con Black Maiden, che rappresenta un pò tutte le influenze del gruppo, ma che in fin dei conti non convince a pieno rivelandosi forse un pò troppo frammentata.
Di ben altra pasta è la seguente Ragnarok, miglior pezzo tra quelli cantati, con forte influenza dei symphony X ma con piacevoli passaggi vocali
e strumentali, senza mai eccedere in un continuo sfoggio di tecnicismi inutili, tipici di molte band dedite al genere
proposto dal quintetto, che appiattiscono e banalizzano le canzoni.
il pezzo risulta compiuto nei suoi 9 minuti, mantenendo sempre desta l'attenzione dell'ascoltatore.
In questo brano si mette in luce la voce di Aurora, con ottimi passaggi e belle melodie.
Shade in the lake ritorna invece sulle coordinate dell'opener, non riuscendo a segnare il passo della canzone che la precede.
Una parentesi in questo lavoro è inside a dream, un bel pezzo acustico tipicamente barocco, suonato benissimo e ben arrangiato
con un'ottima prova di fabrizio alla chitarra classica la cui figura spicca con ottima padronanza dello strumento in questo riuscitissimo,
se pur breve, cambio di atmosfera.
quindi un lavoro con molte ottime idee
e vari spunti da sviluppare alla ricerca di un'identità più marcata e
di una maggiore maturità compositiva.

Track by Track
  1. Black Maiden 60
  2. Ragnarock 80
  3. Inside a Dream (Part I) 80
  4. Shade in the Lake 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

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