Moonlit «Moonlit» (2008)

Moonlit «Moonlit» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Atoragon »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
916

 

Band:
Moonlit
[MetalWave] Invia una email a Moonlit [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Moonlit [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Moonlit

 

Titolo:
Moonlit

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Denis Servelli - Vocals and Rythm Guitar
Sebastiano Barbirato - Lead Guitar
Riccardo Coratella - Bass Guitar
Luca Marchini - Drums and Percussions

 

Genere:

 

Durata:
21' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa band di Ferrara propone un metal misto tra melodie classiche e un incedere molto rallentato e ossessivo, che ricorda un certo epic/doom riletto in chiave moderna; sono attivi dal 2002 e questo è il loro secondo demo. Cominciamo col dire che la produzione non è male, moderna (anche se la batteria è strana, ha un qualcosa di innaturale nell'esecuzione, e non mi riferisco al fatto, ovvio, che i suoni sono triggerati), con le chitarre ciccione ed una voce pesantemente effettata. Bene, passando all'analisi critica, mi dispiace dover dire che questo demo non mi ha convinto affatto; i pezzi sono poco interessanti, costruiti male, la voce non ha un bel timbro, stona spesso e fa degli acuti in falsetto veramente fuori luogo, con linee poco convincenti; in generale quello che stride in questo disco è proprio un suono abbastanza buono a livello formale, anche la tecnica dei chitarristi non è male, che fa risaltare ancora di più delle gravi carenze a livello di intuizioni melodiche. I pezzi si assomigliano un po'tutti : dei mid-tempo (a parte l'ultimo, “Metal Tale”, che viaggia su ritmi più sostenuti) che non riescono a creare la necessaria tensione, viaggiano incastonando parti una dietro l'altra senza mostrare una dinamica all'interno, tranne in alcuni casi. Il pezzo forse migliore del disco è “Starlit”, nella quale è presente un ritornello catchy e che incarna un po'quella che dovrebbe essere la strada da seguire nei pezzi futuri, un'elaborazione melodica migliore, rispetto alle altre canzoni. Speriamo che in futuro la band ci riservi dei lavori migliori, magari con delle linee vocali più adatte alla voce del cantante.

Track by Track
  1. Intro 60
  2. The Undertaker 55
  3. Fiore di Settembre 65
  4. Starlit 70
  5. Metal Tale 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 40
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
58

 

Recensione di Atoragon » pubblicata il --. Articolo letto 916 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti