Rest In Darkness «Abyss of Death» (2007)

Rest In Darkness «Abyss Of Death» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
774

 

Band:
Rest In Darkness
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Titolo:
Abyss of Death

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sandro Capellini: Guitars and Vocals
Cristian Minonne: Drums
Daniele Torelli: Bass

 

Genere:

 

Durata:
20' 48"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Rest in Darness sono una realtà attiva dal 1996, anno in cui questa band emiliana ha preso forma ad opera degli stessi tre musicisti che ci propongono oggi la prima registrazione del gruppo: “Abyss of Death”. Già osservando il monicker del gruppo ed il titolo di questo demo composto da quattro tracce, di cui però solo tre sono brani veri e propri mentre “Abyss of Breath” è una sorta di outro, appare subito abbastanza chiara la proposta musicale del terzetto: un death metal primigenio figlio di Obituary e Napalm Death miscelato a riff chitarristici e melodie black alla Bathory, quindi senza tralasciare il lato più epico del genere.
Il demo si apre con title track, buon esempio della proposta del trio in questo lavoro: screaming vocals tipicamente black che di tanto in tanto scendono su tonalità gutturali, alternanza tra tempi medi e blast beat, con una chitarra impegnata a tracciare riff che si lasciano spesso andare a tappeti di sedicesimi senza mai scordare la melodia cui si affiancano parti più atmosferiche e dilatate. I soli chitarristici sono banditi.
Registrazione e resa sonora sono abbastanza “true black”, con chitarre un po’ fuzz e una batteria molto asciutta, ma nel complesso tutto si distingue bene e l’ascolto scivola via tranquillo, anche se non ci sono quei vantaggi che una registrazione moderna può donare, almeno secondo il sottoscritto, ad ogni opera.
Tecnicamente i tre musicisti offrono una buona prova, adatta al genere proposto e anzi abbastanza varia e fantasiosa per i suoi canoni. Vi sono qua e là delle imprecisioni nell’esecuzione, ma si tratta di peccatucci veniali che su un demo sono assolutamente trascurabili.
L’artwork è in linea con le produzioni black: bianco e nero con immagini e caratteri crepuscolari (va detto però che i nostri non utilizzano il face painting), un po’ minimale ma nel contesto è adatto.
Soffermandosi sul lato compositivo c’è da dire che la proposta dei Rest in Darkness è interessante per l’accostamento quasi sempre riuscito di partiture estreme e aperture melodiche ed evocative. Certo, tre brani sono un po’ pochi per dare un giudizio compiuto sulla proposta del terzetto, per la quale aspettiamo presto un lavoro più corposo. Agli gli amanti di death primordiale e black meno intransigente consiglio un salto sul myspace della band, dove è possibile ascoltare tutto “Abyss of Death”, troverete pane per i vostri denti aguzzi.

Track by Track
  1. Abyss of Death 70
  2. The Blood Of My Enemies 65
  3. The Dark Rest 70
  4. Abyss Of Breath 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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