Drammagothica «Ira» (2008)

Drammagothica «Ira» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1018

 

Band:
Drammagothica
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Titolo:
Ira

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Laura Santangelo :: Vocals
Luca Lombardi :: Vocals
Marco Lombardi :: Guitar
Lucia Penna : Bass
Carlo De Filippo :: Keyboards
Julian Iuliano :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
39' 28"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ritornano i Drammagothica, band, che come spiega bene il nome si dedicano a sonorità tese e cupe. La precedente demo non aveva destato particolare interesse, anzi su più siti avevo letto recensioni veramente negative, alcune fin troppo cattive e questo va detto in riferimento al fatto che il materiale era completamente gratuito sulla loro pagina on-line, quindi non c'era pretesa da parte del gruppo. Ora si ripropongono con una disco quasi tutto nuovo, che prevede anche due vecchi brani riveduti nei suoni e nell'arrangiamento. Sicuramente il salto di qualità c'è stato, si sono lasciati alle spalle diverse ingenuità e una cantante, affidando il ruolo al nuovo ingresso, Laura Santangelo, le cui tonalità vocali sono sicuramente più accessibili delle precedenti faziosità liriche di Manuela Romano, ma anche meno ricercate e più prevedibili; nei momenti più acuti la voce si fa molto aggressiva, quasi un grido, con uno stile, grezzo e diretto.
Le nuove tracce hanno delle atmosfere più cariche, arrangiamenti più ricchi e la produzione sonora lascia finalmente spazio alle chitarre, veramente sacrificate nella scorsa uscita. I nuovi brani hanno un feeling molto più metal come ad esempio “Canticum Morti” o “Anger In Pity” con tastiere più ricercate e più ombrose (“Drama & Pathos”) e la voce maschile che ora si diletta anche in parti pulite, oltreché le solite growl (le sue in particolare sembrerebbero più adatte ad un gruppo gore).
I brani riveduti sono “The Oblivion's Cradle” che ricorda un vecchio goth-act italiano, i Cultus Sanguine e “The Lost Souls Echos”, la prima molto meglio caratterizzata, mentre la seconda rimane sostanzialmente vicina alla prima versione.
Nonostante questi passi da gigante, non è ancora l'ora per i Drammagothica di cantare vittoria, bensì di rimboccarsi le maniche e lavorare sulla propria personalità, in quanto le composizioni risultano ancora molto derivative. Dico questo perché confido nelle capacità della band. Il prossimo passo potrebbe essere il decisivo, quindi, coraggio!

Track by Track
  1. Ex Tenebris Oritur Obscuritas 65
  2. Canticum Morti 70
  3. Last Breath 65
  4. Void 60
  5. The Oblivion's Cradle 65
  6. The Lost Soul Echoes 60
  7. Anger In Pity 65
  8. Her Ghost 60
  9. Drama & Pathos 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

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