Open The Skies «Conspiracies» (2008)

Open The Skies «Conspiracies» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Madhatter »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
780

 

Band:
Open The Skies
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Open The Skies [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Open The Skies

 

Titolo:
Conspiracies

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Josh McKeown - Vocals
Steve Lumley - Guitar
Kieran Brannigan - Guitar
Jamie Willis - Bass
Chris Velissarides - Drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 7"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Santo Cielo basta! Io capisco che è un genere che ora va per la maggiore. Capisco che lo screamocore è versatile perché alterna aggressività a dolcezza. Ma quanto stratosfericamente può essere alta la densità di dischi all’anno di questo genere? Solita storia sentita migliaia di volte : un gruppo di giovanotti virgulti, bravi per carità, che si mette a fare i soliti ritornelli in pulito, con le solite parti più aggressive in un simil-growl. Pur essendo quattordici canzoni, non ce n’è una che sia una che possa avere qualcosa di peculiare, una caratteristica che gli Open The Skies e solo gli Open The Skies possano avere. Oltretutto nel disco è presente un’”Intro” e un “Interlude” che hanno tanto il sapore di filler scialbo e poco sensato. Comunque, per farvi capire cosa facciano i nostri musicalmente, è sufficiente dire che si rifanno moltissimo alle chitarre alla As i Lay Dying, ai coretti emo come stiamo abituandoci a sentire ovunque, e alla batteria trita-sassi tipica del metalcore, con quel tocco di ritmiche punk di tanto in tanto, che oggi sta andando moltissimo( fa eccezione la ballad del disco “Yours Faithfully, interamente acustica). Ad ogni modo, non si può dire che questi ragazzi non sappiano suonare, poiché il songwriting è ricercato (come gli standard del genere) e alcune cose che fanno richiedono un certo tasso tecnico, ma questo genere di musica ormai ha espresso tutto ciò che poteva essere espresso, in tutte le forme e tutti gli arrangiamenti possibili, perciò davvero non capisco perché volersi andare a cimentare in cose fatte e rifatte se non meglio, in modo identico, da infinite altre band. Detto questo, le uniche due canzoni che secondo il mio gusto personale spiccano sopra le altre sono “Silhouettes on Street Corners”, “Change” e “Reduced and Charming”, sebbene non ci sia un motivo per cui io preferisca queste alle altre, è una scelta dettata solo in base alla mia arbitrarietà. Per concludere, va detto che le canzoni trasmettono di per sé una certa carica, poiché nella maggior parte del tempo viene coniugata la ritmicità piuttosto serrata con linee vocali molto melodiche, questo immagino possa essere un punto a favore nei live shows, che almeno in teoria potrebbero essere coinvolgenti.

Track by Track
  1. Intro 50
  2. Silent Decade 65
  3. Fear Has No Voice 60
  4. Keikos Last Smile 65
  5. He Spoke of Success 60
  6. Interlude 50
  7. Silhouettes on Street Corners 70
  8. Change 70
  9. So Sean Two 70
  10. Just For You 60
  11. Your Faithfully 68
  12. We Could Have It All 60
  13. A Second From Insanity 65
  14. Recuded and Charming 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 30
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Madhatter » pubblicata il --. Articolo letto 780 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti