No Quarter Given «The Embodiment Begins» (2008)

No Quarter Given «The Embodiment Begins» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BlackWingAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
817

 

Band:
No Quarter Given
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Titolo:
The Embodiment Begins

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Hawk :: Voce
Big Ad :: Chitarra
Small Ad :: Bass
Rob :: Guitar
Sween :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
40' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La 'Perfida Albione' musicalmente e non solo è stata la fucina di nuove tendenze, mode e stili che hanno segnato l'evoluzione musicale degli ultimi quarant'anni, basti pensare a Pink Floyd, Beatles, Emerson Lake & Palmer e via dicendo. Per quello che riguarda l'ambito “heavy” basta pensare che un certo gruppetto di nome Iron Maiden ha preso il via in un sobborgo di Londra chiamato Leyton.
Questa volta però quello che la terra natia di tante band di successo ci propone non è altro che l'ennesima ritrattazione di questo metalcore che sta spopolando da un po' di tempo a questa parte. 'The Embodiment Begins' dei britannici 'No Quarter Given', infatti, non fa altro che arricchire il già sconfinato panorama dei gruppi che si rifanno a questo filone, oltretutto senza riuscire a ritagliarsi uno spazio brillando per una riproposizione personale ed originale di tale ambito. La formula è sempre la stessa: riff di chiaro sapore swedish, seguiti da parti mosh con qualche spruzzata qua e la di hard core. La proposta musicale dei N.Q.G. è oserei dire monocromatica, monodinamica e monocorde, nessun momento in grado di catturare in maniera convincente l'ascoltatore con spunti degni di nota, solo e solamente un costante, per quanto di ottima fattura, shredding chitarristico, simile a quello di gruppi come Heaven Shall Burn, Kataract e compagnia bella. La stessa produzione rispecchia pienamente i canoni stilistici 'imposti' per dare impatto ai pezzi, quindi cassa e chitarre in primissimo piano, suoni molto chiusi, voce che si prodiga in un continuo urlo di odio e rancore che il cantante, Hawk, sembra spingere ben oltre la sua resistenza in un paio di occasioni.
Degni di nota, forse perchè arricchiti da un paio di assoli di ottima fattura e da una composizione più ragionata, sono 'Program Divinity' e 'Endgame', ma si discostano di poco dall'intero prodotto. Per gli amanti del genere 'The Embodiment Begins' potrebbe essere una buona variazione sul tema, effettivamente affiancati ad altri gruppi non sfigurano, ovviamente si sente palesemente la loro natura derivativa. Un disco senza infamia e senza lode insomma, niente di nuovo sotto il 'pesante' e 'cattivissimo' sole del metalcore, almeno per ora.

Track by Track
  1. The Embodiment Begins 70
  2. Program Divinity 75
  3. Dystopia 65
  4. Rusted Knives 60
  5. Dead In Your Wake 65
  6. Shifting Ground 65
  7. Ascension Level 60
  8. The Sedition 65
  9. Fallen Paradigm 60
  10. Endgame 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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