Ratzinger «State Enemy» (2008)

Ratzinger «State Enemy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1006

 

Band:
Ratzinger
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Titolo:
State Enemy

 

Nazione:
Cile

 

Formazione:
Ivan "Luther" Vega - Vocals, Guitar
Carlos Sepúlveda - bass
Felipe Vandermer - drums

 

Genere:

 

Durata:
53' 8"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Io l’ho sempre detto: i sudamericani sono pazzi, in senso buono ci mancherebbe! Bene i Ratzinger sono trio cileno che con estrema umiltà mandò alcune settimane fa una mail dove con estrema umiltà ed entusiasmo, ed anche con un inglese abbastanza illeggibile, ci invitavano ad ascoltare online il loro nuovo “State Enemy”, che comprende anche l’EP “Under Attack” del 2005.
Partendo da quello che viene descritto come thrash/groove, il trio capitanato da Ivan Vega propone una miscela sonora che spesso si rifà più all’hardcore (di quello vecchio stampo, eh!) che non al thrash, che quindi rifugge lo stile metalcore per tuffarsi nell’hardcore più grezzo e stradaiolo, anche se alcune influenze thrash ci sono. Ciò che stupisce di quest’album è la freschezza delle composizioni, e anche l’introduzione di diverse sfumature nel songwriting che arricchiscono non poco i brani di sfumature inconsuete. Colpisce per esempio “Boycott”, un brano che in meno di tre minuti condensa un’apertura violenta e tipicamente da pogata, e una chiusura calma e melodica con chitarra poco distorta! Altrove i Ratzinger calcano più la mano su stili più propriamente thrash moderno, alla Sepultura (la title track, ad esempio), altre volte l’unione tra musica e declamazioni sociali li avvicina a qualcosa dei Brujeria, come in “Evolution disaster”, altre volte eseguono dei brani più rock oriented e dotati forse di un tiro maggiormente melodico e commerciale, come in “Nuclear day” o in “Mind of Terrorist”, e infine in “Just a dream” si lasciano andare alla tentazione di suonare una ballad.
Insomma: questo nuovo disco dei Ratzinger ci mostra una band più matura e più personale rispetto a quella che si può ascoltare nell’EP precedente che qui è incluso. Il pregio dei Ratzinger, lo ripeto, è quello di aver portato diverse sfumature di songwriting in un genere le cui coordinate sono abbastanza fisse e rigide. E il risultato ci sta tutto: da live questo disco farà sfracelli. Il giudizio finale è un incoraggiamento personale ad un disco che ho proprio apprezzato, e ad una band che manifesta parecchia competenza, ma anche parecchia umiltà. Avanti così, a gonfie vele!

Track by Track
  1. Evolution Disaster 78
  2. Chaos Theory 74
  3. Black September 82
  4. Nuclear Day 80
  5. State Enemy 80
  6. Boycott 87
  7. Serial Killer 84
  8. Under Attack 86
  9. Mind of Terrorist 85
  10. Just a Dream 80
  11. Set Me Free 84
  12. Man Dominus Factor 78
  13. Weapon of Mass Destruction 78
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 68
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
79

 

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