Defenestration «For Us It Ends When We Drown» (2008)

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NeOz »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
885

 

Band:
Defenestration
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Titolo:
For Us It Ends When We Drown

 

Nazione:
Regno Unito

 

Formazione:
Gen Tasker :: Vocals
Joy Thompson :: Guitar/Vocals
Kieran Brain :: Drums
Scott Warner :: Bass/Vocals
Robert Reeves :: Guitar

 

Genere:

 

Durata:
19' 10"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Leggendo la biografia dei Defenestration sono rimasto stupito dal gran numero dei concerti fatti(oltre 300) e dai gruppi che i nostri hanno spalleggiato, si parla di Therapy?, Napalm Death e Megadeth (per citarne tre) per non parlare delle apparizioni su MTV2 e Kerrang e forse anche per questo le mie aspettative riguardo il loro mini-cd intitolato “For Us It Ends When We Drown” erano piuttosto elevate. Il disco che mi appresto a recensire, detto onestamente, non mi è piaciuto granchè, per una serie di motivi che tenterò di spiegarvi.
I Defenestration ci propongono un nu-metal molto influenzato dal metalcore, una sorta di miscuglio tra Kittie, Otep, Coal Chamber e sprazzi di Walls Of Jericho; detto così potrei trarre in inganno riguardo il mio giudizio, in quanto non disdegno il genere in questione; passiamo ora all’ascolto critico.
La traccia di apertura “Moments of Truth” parte con un riff tutto sommato carino, ma prosegue in maniera piuttosto banale con un ending di quasi un minuto (evitabilissimo) ed il punto debole risiede nelle vocals, la frontman Gen Tasker risulta piuttosto noiosa, la voce è a volte quasi imbarazzante e lo screaming sembra forzato in alcuni punti. Discorso simile per “Going to Vancouver” un brano che di metal ha solo la distorsione, il chorus sembra un incrocio tra Jimmy Eat World, Garbage e Blink 182 con l’aggiunta di un po’ più di cattiveria, ma, mentre precedentemente lo screaming era piuttosto forzato ora Gen sembra trovarsi molto più a suo agio. Bella invece la traccia numero 3, “Game Over”, dove a fare da padrone sono le chitarre con dei bei riff decisi ed una voce molto ispirata sia nelle clean vocals che nello screaming.
“Excuses and Exits”, “Queue to Nowhere” ed il brano conclusivo “Axe Fight” rimangono sulla sufficienza ma quello che proprio non riesco a mandare giù sono i ritornelli con le voci pulite, piuttosto stantìi e fastidiosi in alcuni punti.
Concludo parlando del sound di insieme, sicuramente migliorabile, in quanto le chitarre hanno un suono fin troppo fino e sono poco presenti, la batteria è spesso troppo in rilievo e le vocals andrebbero più curate.
Un mini-cd che tutto sommato si guadagna la sufficienza, seppur striminzita.

Track by Track
  1. Moments of Truth 50
  2. Going to Vancouver 50
  3. Game Over 75
  4. Excuses and Exits 55
  5. Queue to Nowhere 60
  6. Axe Fight 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 62
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 68
Giudizio Finale
62

 

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