Ivanhoe «Lifeline» (2008)

Ivanhoe «Lifeline» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1028

 

Band:
Ivanhoe
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Titolo:
Lifeline

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Mischa Mang: Vocals
Achim Welsch: Guitars
Gio Soulas: Bass
Chuck Schulder: Guitars
Richie Seibel: Keys
Sebastian Brauchle: Drums

 

Genere:

 

Durata:
51' 37"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ammetto che è la prima volta che mi capita di ascoltare un Cd degli Ivanhoe, band che conoscevo solo di nome per aver in passato annoverato tra e sue fila Andy B. Franck, noto ai più come singer dei Symphorce e, soprattutto, dei Brainstorm.
La band tedesca ha una storia più che ventennale, il “magico” 1986 è infatti l’anno della loro formazione, ed ha all’attivo 5 dischi (pochi in verità per un lasso di tempo così lungo) e tour di spalla a Nevermore e Iced Earth. Nella bio si legge come gli Ivanhoe fossero considerati nei primi anni novanta la risposta tedesca ai Dream Theater, ma ascoltando questo “Lifeline” mi viene da pensare che la musica allora proposta dai nostri era molto diversa, oppure che la stampa del tempo si fosse presa un bella cantonata. Infatti, sebbene vi siano delle ben evidenti venature prog inserite nel sound della band, siamo ben lontani dalla concezione musicale del Teatro dei Sogni. L’indole tedesca, ed in particolare il power massiccio ma melodico che mai dimentica la forma canzone, è qui molto evidente ed questa la vena principale che percorre il disco, disco che pur si arricchisce di tutte quelle raffinatezze tipiche del prog.
Dal punto di vista formale “Lifeline” è inappuntabile, anche se bisogna dire che sarebbe veramente grave se fosse diversamente dato il retaggio storico della band. Abbiamo di fronte ottimi musicisti che mettono la loro notevole tecnica al pieno servizio dei brani, con una particolare menzione alla sezione ritmica e all’eccellente lavoro di cesello fatto dalle tastiere. La voce di Mischa Mang poi è molto particolare, tagliente, espressiva e decisamente duttile. Buona quindi anche la prova al microfono. Suoni e confezione poi sono privi di pecche.
Anche il songwriting si posiziona senza dubbio sempre su buoni livelli, raggiungendo però raramente vette realmente alte e mantenendo alto l’interesse grazie alle abilità dei singoli. Certo brani come la title track, la successiva “Mad Power”, “Angel’s Hologram” e “Finally” non sono cose che si possono permettere tutti ed il disco non mancherà di piacere a coloro che amano il metal potente ma raffinato allo stesso tempo, ai quali consiglio un ascolto.
Una nota in coda per dire che gli Ivanhoe meritano immenso rispetto per la costanza e la caparbietà con cui portano avanti il proprio progetto pur senza aver raggiunto, dopo oltre vent’anni d’attività, quella popolarità che ti cambia la vita.

Track by Track
  1. Lifeline 80
  2. Mad Power 80
  3. Schizophrenic 75
  4. Suffering 80
  5. Angel's Hologram 80
  6. Time Machine 75
  7. Finally 80
  8. You'll Burn 70
  9. Cheops 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

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