Rat King «The Plague Of Hamelin» (2008)

Rat King «The Plague Of Hamelin» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lion »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1067

 

Band:
Rat King
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Titolo:
The Plague Of Hamelin

 

Nazione:
India

 

Formazione:
Deepali
Murari

 

Genere:

 

Durata:
49' 37"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

India. Questo è il paese da cui proviene il duo che ha creato questo concept album difficile da catalogare. Infatti non stiamo parlando di metal,ma di influenze di questo genere all'interno di una musica che viene descritta dagli autori come ambient/sperimentale,con tratti industrial.
Questo concept è una visione distorta della fiaba “Il Pifferaio di Hamelin” e si apre con la title track “The Plague Of Hamelin”,che esordisce con un arpeggio dal sapore triste,capace di trasportare subito in un mondo oscuro,cattivo,ostile,mesto. Il Pifferaio prende per mano l'ignaro ascoltatore, guidandolo con il suono del suo flauto dalla melodia dolce e malinconica allo stesso tempo. Una chitarra distorta dalle sonorità quasi meshugghiane e una batteria elettronica incalzante forniscono il corpo metal alla canzone.
Le tracce che seguono hanno il compito di trasportare chi ascolta all'interno di questa fiaba macabra,riuscendo divinamente nell'intento. Momenti lenti dal ritmo decadente sono bruscamente interrotti suscitando spesso sussulti,come se si stesse guardando un film dell'orrore. Parlare di questo cd come se fosse una colonna sonora di una pellicola Horror infatti,sarebbe molto appropriato.
Nel mezzo dell’album la canzone “Metamorphosis Pt.2”, una delle tracce più belle del cd,mostra influenze pesanti di industrial metal con l'inserimento di una batteria sintetica dai ritmi quasi esotici e chitarre molto pesanti,che trasformano,appunto,l'album in un incubo che martella la testa dell'ascoltatore.
Poco oltre “Lord Piper” si avvia come se fosse una ninna nanna suonata da un musicista sadico,tetro, e continua con ritmi e sonorità molto vicine al doom metal,passando all'improvviso ai classici beats e suoni techno...davvero una canzone capolavoro. Come se tutto ciò non bastasse la traccia seguente “26061284” ,introdotta da un canto di bambini a dir poco raccapricciante, si presenta quasi come fosse una canzone Black Metal,con tanto di blast beat in chiave elettronica,chitarre dalle plettrate veloci in “tremolo picking” e tastiere degne dei Dimmu Borgir di “Enthrone Darkness Triumphant”. Questo album è una continua sorpresa.
L'ultima traccia “Hamelin Harvested” vi porterà quasi alla disperazione col suo ritmo lento,costante, che sembra aver il compito di far impazzire chi ascolta.
Concludendo,questo album non è sicuramente per chi non dispone di una buona apertura mentale riguardo ai confini musicali,ma sicuramente andrebbe ascoltato almeno una volta per comprendere la varietà di emozioni che la musica sa dare,compresa la paura,come nel caso dei Rat King.
PS: Un consiglio per tutti,non ascoltate “The Plague Of Hamelin” prima di dormire,il pifferaio della morte potrebbe apparire nei vostri incubi obbligandovi a seguirlo nel suo lugubre cammino.

Track by Track
  1. The Plague Of Hamelin 80
  2. Into The Lair Of Vemin 75
  3. Metamorphosis Pt.1 75
  4. Metamorphosis Pt.2 90
  5. In Blood And Feculence We Unite 70
  6. Lord Piper 90
  7. 26061284 90
  8. And Then There Were None 80
  9. Hamelin Harvested 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

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