Ground Of Ruin «Cloaked In Doctrine» (2008)

Ground Of Ruin «Cloaked In Doctrine» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
801

 

Band:
Ground Of Ruin
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Titolo:
Cloaked In Doctrine

 

Nazione:
Irlanda

 

Formazione:
Dave Hynes :: Vocals
Rob Chanders :: Guitars
Dom Brennan :: Guitars
Derek Gibson :: Bass
Fran Moran :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
22' 49"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quando ascolto band come questa mi si scioglie il cuore; so che non sarà mai possibile che un disco come questo conquisti una grande fama e io non gli potrei mai dare un voto troppo alto, perché si basa in maniera palese su un suono canonico e non sarebbe corretto nei confronti di chi cerca invece di rielaborare in maniera personale. Ma non posso resistergli per la sua genuinità; mi sarei potuto concedere ad ulteriori elogi se avessero eseguito una performance più selvaggia.
Questo EP di 4 pezzi, ma dalla durata di oltre 22 minuti, presenta band capace di scrivere buone canzoni anche piuttosto lunghe, ben curate, di un death metal di stampo europeo, suonato coi metodi del thrash tedesco, venato delle cupe trame del black metal melodico. Dopo un introduzione finalmente non fine a se stessa, ma piacevolmente acustica di un paio di minuti comincia la danza di metallo: classica l'apertura veloce, ma sempre controllata della title track, che si dipana in oltre sette minuti mostrando la parte più preziosa di questa band: il lavoro delle chitarre che non si occupano solamente di reggere la ritmica ma si animano, ricche di soli e contro canti, straziati, come una sorta di doom metal velocizzato. Lo stesso godibile effetto ancestrale viene usato per introdurre la traccia successiva sempre ricercata, più lenta. Il brano conclusivo si articola tra cupe melodie sospese, un paragone potrebbe essere fatto con “Season in the Abyss” degli Slayer, per poi lanciarsi nuovamente in rapidi cambi thrash/death più o meno forsennati. Di buon livello la sezione ritmica, che non sfigura, il cantato ricorda quel particolare incrocio tra growl e scream, tipico di formazioni quali Immortal o Satyricon, anche se non efferato come dovrebbe.
Anche l'interessante cover risulta genuinamente rustica, con un blasfemo disegno in bianco e (molto) nero.
Presenti già da più di tre anni sulle scene, confezionano un altro piccolo lavoro piacevole, composto con passione e genuino, che ha come unica pecca quello di essere un po' troppo prevedibile. Ma questo non è per forza un difetto.

Track by Track
  1. Upon The 13th Hour 70
  2. Cloaked In Doctrine 75
  3. Burning The Olive Branch 70
  4. Beneath Contempt 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 801 volte.

 

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