Akrea «Lebenslinie» (2009)

Akrea «Lebenslinie» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1029

 

Band:
Akrea
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Titolo:
Lebenslinie

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Jonas Nelhiebel :: Drums
Fabian Panzer :: Guitar
Christian Simmerl :: Bass
Stephan "shaffer" Shafferans :: Guitar
Sebastian Panzer :: Vocals

 

Genere:

 

Durata:
49' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che la Germania già da tempo fosse un paese chiave di moderne sonorità hard ormai non è neppure più tema di discussioni, con le produzioni teutoniche siamo ad un livello sempre superiore, una sorta di marchio di garanzia, come accade per i paesi scandinavi. Gli Akrea che, bizzarro a dirsi non si trovano neppure sul metal-archives, incidono per un etichetta come la Drakkar, e nonostante tutto ciò non stiamo parlando di un capolavoro, ma di una piacevole opera prima, che potrebbe essere un bel trampolino di lancio, perché no? per future produzioni ben più considerabili.
Infatti la prima peculiarità che salta all'orecchio è la massiccia produzione sonora, in particolare un suono di chitarra davvero vibrante, con una release ruvida davvero da brividi; non che il resto sia da meno. Il problema di questo tipo di lavori è soprattutto legato al fatto che quando a prendere il sopravvento è la qualità sonora si perdono quelle piccole dinamiche che rendono grande una band. E' vero che è molto importante anche la potenza, ma non mi trovo d'accordo con le parole della drakkar: gli Arkea più che una band pronta a sfondare sono forse un ottima promessa e non hanno affatto una personalità così ben delineata. Lo conferma in fatto che da alcune parti vengono ancora considerati alla stregua di una pagan band, in realtà suonano esattamente death metal melodico, solo che da furbi invece di seguire le orme proposte cercano di andare oltre ed è questa la grande promessa che vedo in loro.
In ogni caso il materiale proposto è fresco ed energico e questo è sempre un piacere; le tracce si muovono sulle direttive di un death metal moderno, ricco di sfumature, che, a dirla tutta, è molto più stimolante a dirsi che a sentirsi. Tracce di metal core e melodia, thrash e metal classico, sporadiche aperture black metal popolano brani arrangiati con cura, intensi ed articolati che mantengono un livello sempre particolarmente alto. Merito dell'elevata preparazione dei musicisti che imbastiscono delle trame ricercate eseguite con perizia doverosa.
I momenti più significativi e rocciosi del disco sono presenti in massima parte alla fine dell'album, ad esempio l'accoppiata furiosa ed energica di “Bis Zum Ende Der Welt” e “Tribock” quest'ultima agile ed aggressiva, anche se sempre molto ancorata alla melodia delle chitarre, con una batteria davvero senza sosta.
Ora attendiamo che i frutti maturino, non c'è fretta.

Track by Track
  1. Aufbruch 75
  2. Imperium 75
  3. Shwarzer Kern 65
  4. Dieser Klang 70
  5. Sigmea 70
  6. Trugbild 75
  7. Rachsucht 75
  8. Bis Zum Ende Der Welt 80
  9. Tribock 80
  10. Ein Leben Leng 65
  11. Verlust 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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