The Last Resort «You'll Never Take Us - Skinhead Anthems II» (2009)

The Last Resort «You'll Never Take Us - Skinhead Anthems Ii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

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1214

 

Band:
The Last Resort
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Titolo:
You'll Never Take Us - Skinhead Anthems II

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Roi Peace :: Vocals
Beef :: Guitar
Jj Kaos :: Bass
Jonesy :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per comprendere al meglio questa band “Oi!” bisogna catapultarsi nella più violenta Inghilterra, quella fatta di stadi, di violenza “calcistica”, di partite, di birra e di risse.
Già, perchè le quattro figure che compongono la line-up tutto sembrano tranne che quattro bravi ragazzi diligenti a scuola. L'artwork è decisamente simpatico ma, sarà proprio che il sottoscritto non sopporta i cori da stadio inglesi né le loro incredibili violenza e accanimento su altri tifosi.
Ultras cattivelli quindi fanno da contrappunto a quello che sembra essere un intero e sostanzialmente troppo lungo full-lenght di Combat Rock, Punk, Skinhead Punk della bella isola del Nord che tanto ci piace per quegli splendidi posti.
Troppo lungo perchè, a mio parere, un album punk di tre quarti d'ora buoni mi sembra alquanto eccessivo, soprattutto poiché qui di innovazione musicale non si può nemmeno parlare, ed è quasi ovvio dato che non si può pretendere una ricerca musicale anche minima.

Ai loschi figuri quindi basta suonare quei quattro accordi per l'intero disco e cantare e bere birra fino all'alba, sì, a loro basterà anche ma sarà che proprio non digerisco personalmente né il genere, né la filosofia Oi né tanti altre prerogative che qui sembrano emergere quasi ininterrottamente.
La qualità del disco è sostanzialmente buona, così come la produzione in generale (e faccela anche essere cattiva!) per cui immagino che a qualche tifoso delle squadre del nord piacerà così come immagino che qualche amante di questo genere così minimale quanto violento dentro ci sia e li sostenga. Personalmente non ho molto apprezzato, ma oggettivamente rispetto la scena musicale punk inglese, una delle più fiorenti ancora, almeno nell'underground. Il punk non è morto secondo me, si è solo ridimensionato alla qualità della vita e vorrei ricordare che un genere musicale non muore fintanto che almeno una persona lo ascolta, lo suona e lo sostiene.
Quindi, per la serie “detesto il punk ma lo rispetto in quanto storia della musica rock” consiglio l'ascolto e/o l'acquisto di questo album solo ai veri fan del genere, per gli altri... lasciate perdere proprio.

Track by Track
  1. My Retribution 60
  2. Beyond The Promised Land 60
  3. Cockleshell Heroes 60
  4. Crucified Nation 60
  5. Changing Of The Guard 50
  6. Running Man 60
  7. Skinhead Baby 65
  8. Do You Know Who The Fuck 55
  9. War Widow 60
  10. A Land Fit For Heroes 60
  11. String 'em All Up 50
  12. Stand Your Ground 60
  13. You'll Never Take Us 55
  14. Better Life 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

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