Jagannah «Jagannah» (2010)

Jagannah «Jagannah» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
HeavyGabry »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Jagannah

Titolo:
Jagannah

Nazione:
Italia

Formazione:
Peter Pitone - drums
Scott Mary - guitars, vocals
Friederik Katzenjammer - bass

Genere:

Durata:
39' 53"

Formato:
Vinile 12"

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Niente da fare. Ci ho provato in tutti i modi a cercare di concentrarmi sul disco degli Jagannah, ma per la sua stessa costituzione ed organizzazione risulta difficilmente godibile.
Innanzitutto bisogna considerare la miriade di generi di cui il gruppo tenta di creare una sintesi: nel loro primo full-length si possono ritrovare influenze che spaziano da territori più classici come doom e stoner, fino ad arrivare alle loro derive artistiche più estreme, lo sludge e –in misura minore– anche il drone ed il post-hardcore. Forse di per sé tale ampiezza di vedute non costituirebbe un problema, ma la loro canalizzazione lo è: il tentativo è audace, forse fin troppo, quello di riuscire a combinare tutte queste spinte in un'opera quasi totalmente strumentale. Il compito di capire il significato del cd è arduo per l'ascoltatore, perchè le strutture dei brani sono ripetitive (forse nelle intenzioni dovevano creare un effetto di psichedelia...) e la sporadicità degli interventi vocali rende per forza di cose necessario concentrarsi sulla parte musicale. Come anticipavo, neanche l'organizzazione dei brani viene in aiuto agli Jagannah, visto che sembrano susseguirsi senza una continuità studiata. Potrei benissimo sbagliarmi e non aver colto il senso di tale scelta formale/strutturale, ma il risultato è semplice disorientamento, anche dopo tanti ascolti.
Un disco totalmente negativo quindi? Non proprio, perchè degli spunti interessanti ci sono, come in "Della Sessualità" o il veloce brano/intermezzo "Della Foresta" che risveglia per un attimo dal torpore, ma anche nella parte suonata in ¾ di "Del Circo", dove viene ripresa una melodia circense appunto, resa acida e malata. Sul piatto della bilancia però gli aspetti negativi pesano più di quelli positivi, quindi mi sento di dire che per ora gli Jagannah devono riflettere sulla direzione da dare alla bufera di idee che li pervade e, una volta capito ciò, riprovare.