Tuam Nescis «Algophobia» (2010)

Tuam Nescis «Algophobia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
777

 

Band:
Tuam Nescis
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Titolo:
Algophobia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ivan B. Vega - voce
Danyel Burton - basso
K. Mega - tastiere
Vincent Purple - batteria
Giorgia Matesi - chitarre (session)
Giulio Di Gregorio - chitarre (session)

 

Genere:

 

Durata:
16' 9"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come riporta la bio, è senza dubbio la tenacia del bassista e fondatore Danyel Burton, al secolo Enzo Daniele Cuccia, a far sì che il progetto Tuam Nescis sia arrivato, dopo tanti problemi, alla pubblicazione di "Algophobia", primo EP per questa band siciliana. Trovata anzitutto la stabilità in line-up, è stato un passo naturale registrate questo interessantissimo prodotto.
Forti di una produzione grandiosa (e non è una cosa sempre semplice per i dischi autoprodotti), i Tuam Nescis riescono in poco più di 16 minuti a mischiare atmosfere talvolta decadenti (ne è un esempio la lunga intro "Anxiety"), a sonorità che passano al death/black più martellante. Punto forte, per me, è la presenza non oppressiva ed ossessiva delle tastiere: l'apporto di Vincenzo "K. Mega" Giuffrè è difatti limitato solo nei punti dove deve esserci, non andando ad esempio ad incasinare i momenti nei quali la band singe di più.
Il biglietto da visita migliore per i Tuam Nescis è a mio avviso l'articolata "Transplants": continui cambi di tempo e stilistici rendono questa canzone, che è anche la più lunga del disco, decisamente meritevole di essere una spanna sopra le altre. Menzione al merito va fatta al vocalist Ivan B. Vega, versatile come pochi m'è capitato d'ascoltare. Comunque sia, l'Ep si chiude, trtoppo presto purtroppo, con la spiazzante "Calvario": una traccia ambient dal sapore incredibilmente tetro.
Spero vivamente di poter risentire quanto prima questa band sicula, possibilmente con un disco di più lunga durata. "Algogphobia" risulta essere un Ep più che interessante, che dovrebbe far rizzare le orecchie a più d'una label: non metterli sotto contratto sarebbe un delitto, a mio modesto parere.

Track by Track
  1. Anxiety 60
  2. Algophobia 70
  3. Transplants 80
  4. Calvario 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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