Nasty Tendency «Hello Suckers» (2011)

Nasty Tendency «Hello Suckers» | MetalWave.it Recensioni Autore:
warrior747 »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1713

 

Band:
Nasty Tendency
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Titolo:
Hello Suckers

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mark "ash" Bonavita - vocals
Johnny "vodka" Curly - guitars
Mise - drums
Matteo "Lehmann" Grezzini - bass

 

Genere:

 

Durata:
41' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo il debut album “Wild And Nasty” del 2009 i Nasty Tendency tornano all’attacco con un nuovo, potentissimo lavoro chiamato “Hello Suckers”.
La opener, “Stay Heavy” dà all’ascoltatore un assaggio dello stile dei Nasty Tendency, un massicio heavy metal ricordante moltissimo, sia per i riff che per il timbro vocale, la Strana Officina, o anche più lontanamente i Saxon degli ultimi (capo)lavori o ancora gli Accept. A seguire quella che senza dubbio diverrà una anthem della band ed a mio parere una delle chicche dell’album, “ Jailbreak “, brano che ho avuto anche occasione di sentire live in quel di Ravenna nel 2010 e che mi ha da subito appassionato. La tecnica è superba ed i riff non sono da meno, portando in un genere estremamente calcato come l’heavy metal nuova inventiva e soprattutto la ottima peculiarità di mettere in ogni brano un sound proprio. “Rocket Woman” e “Love Is Over” mantengono le ritmiche più serrate ed entrambe sono costituite da buoni ritornelli che, come l’intera produzione, sarebbero molto potenti in sede live. Si torna di nuovo sulle scie di “Stay Heavy” con “Gimme The Nite”, prima di giungere ad un’ altro dei brani portanti di questo “Hello Suckers”: “SwitchBlade Serenade”. Dopo un innovativo arpeggio introduttivo si arriva ad un orecchiabilissimo ritornello (così come quello della più tagliente “Burn Baby Burn”), semplice ma estremamente efficace che sfocia in un assolo creato a pennello. Altri buoni cavalli di battaglia per i live potrebbero tranquillamente diventare le potenti “Metal Strikes Again” e “Play It Loud” che dimostrano nuovamente l’energia della band, la quale, dopo un solo anno dal debutto ufficiale si è ritrovata support act di L.A. Guns e Blaze Bailey in giro per l’Europa e con un contratto discografico per il nuovo album; non sono molte le band emergenti che possono vantare questo nel nostro amato paese. A continuare “One More Round”, song con un sound massiccio contenente un buon assolo ed una buona parte ritmica, in particolar modo la traccia di batteria su tutte. “Hello Suckers” termina con “Dead On The Arrival”, personalmente il brano che mi ha colpito meno dell’album; trovo anzi che dopo dieci song di ottima qualità “One More Road” avrebbe potuto terminare in miglior modo la produzione, invece che questa traccia che a parer mio è nettamente inferiore al resto dei brani (tranne un buon assolo di chitarra) per via di un riff poco incisivo ed una linea melodica di poca sostanza.
In conclusione ritengo questo album, escludendo l’ultima canzone, un’ ottima composizione nel miglior stile degli ‘80s, che supera di gran lunga, sia per la qualità dell’ audio, sia per la qualità compositiva, il debutto “Wild And Nasty”. Senza dubbio un ottimo acquisto per gli amanti delle sonorità Heavy vecchio stile che hanno intenzione di ascoltare una nuova promessa del settore. Adesso attendiamo di testarli in sede live con il nuovo repertorio ed auguriamo buona fortuna a questa nuova e potente band!

Track by Track
  1. Stay Heavy 95
  2. Jailbreaker 100
  3. Rocket Woman 90
  4. Love Is Over 85
  5. Gimme The Nite 85
  6. SwitchBlade Serenade 100
  7. Burn Baby Burn 95
  8. Metal Strikes Again 90
  9. Play It Loud 80
  10. One More Round 85
  11. Dead On Arrival 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
89

 

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