The Insane Stage «Mood» (2011)

The Insane Stage «Mood» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1006

 

Band:
The Insane Stage
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Titolo:
Mood

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Bordo - vocals
Fabio Alderotti - guitars, vocals
Luca Risuglia - bass, vocals
Pietro Borghi - drums, vocals

 

Genere:

 

Durata:
37' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Insane Stage si formano nell'estate del 2009 e “Mood” è il loro primo album, nato, a quanto pare, nel più classico dei modi: cercando l'oblio tramite forti dosi di alcole. La formula del folle palcoscenico è altrettanto semplice e rodata: rock melodico come si faceva un tempo, spruzzato di momenti glam e cori ampollosi. Due tracce raccontano tutto: l'apertura di “Redeem” è un mid tempo ricco di momenti corali che occupa un posto da qualche parte tra i Kiss più metallici e qualche gruppo hard rock d'annata; “Why”, in chiusura, è una ballad le cui chitarre sembrano mixate alla fine degli anni settanta, senza sezione ritimca.
Il paragone più forte è sicuramente il rock classico: i Baci di Detroit ai quali la band rubacchia diversi ritornelli, per non parlare dei cori, ma anche i Deep Purple, che ispirano i riff più rocciosi (vedi la traccia “Sky High”) e il glam metal degli anni '80, con le sue aperture melodiche, ad esempio in “Black Beauty”.
Il retroterra delle miriadi di cover band che infestano l'Italia (ma forse anche altri paesi, non saprei, qui è quasi un cancro...) si manifestano e si sviluppano in una serie di brani che vorrebbero essere degli anthem classici degli anni d'oro '70 e '80, ma che sono troppo derivativi. Il cantato non è sempre all'altezza (anche se credo che ci sia più di un solista, alla Kiss, ancora, per intenderci...) e le tracce non sono esattamente delle perle senza tempo.
Dalla loro parte ci sono delle valide esecuzioni (che mi sembrano un po' l'unico motivo anche per andare a vedere un'eventuale cover band...) e un feeling genuino che lascia presagire che non sia solo un progetto creato per ottenere facili riscontri, ma suonato con passione. Purtroppo di band così ce ne sono molte (troppe?), magari non tutte hanno deciso di incidere un disco, diverse hanno deciso di rimanere alle cover, ma i pub (della mia zona, almeno...) ne sono zeppi e questo non gioca certo a loro favore; intanto andrò a sentirmi “Rock 'n Roll Over”, non sono come mai, m'è venuta voglia...

Track by Track
  1. Redeem 60
  2. Why 60
  3. The Strongest 60
  4. Black Beauty 65
  5. Sky High 60
  6. Lone Wolf 60
  7. Forget Me 65
  8. My Kind 55
  9. One Day 55
  10. The Noble Soul Of The Sweet Moon 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
60

 

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