Confined Within «Ashes Of A Fallen Kingdom» (2011)

Confined Within «Ashes Of A Fallen Kingdom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
772

 

Band:
Confined Within
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Titolo:
Ashes Of A Fallen Kingdom

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Tom Ashton - Vocals
Jay Kay - Lead Guitars
Matt Munro - Guitars, Vocals
Joe Mayer - Bass
Aaron Manning - Drums

 

Genere:

 

Durata:
42' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Confined Within sono una band britannica nata nel 2007 con, come cita il loro Myspace, una missione molto chiara: “Make really good metalcore music”. Detto fatto: i nostri mettono in campo tutti i sacri crismi, e quindi anche i cliché, del genere e sfornano questo “Ashes Of A Fallen Kingdom” che attinge a piene mani da quello che è il metalcore di scuola americana, esploso nella seconda metà degli anni novanta con nomi oramai arcinoti come Killswitch Engage, Trivium e Avenged Sevenfold, giusto per citarne tre.
Come detto, i Confined Within mettono in campo tutto l’armamentario metalcore, con i pregi e i difetti che questo comporta: una buona tecnica, screaming vocals acide che si alternano a ritornelli melodici, chitarre ad accordature ribassate, produzione compressa, batteria triggerata e riff che pescano a piene mani dalla tradizione death svedese, alternando accelerazioni e stop-and-go a parti dilatate e melodiche.
Leggendo le tre righe di descrizione avrete naturalmente capito da soli quali sono i rischi insiti in questo modo di comporre, suonare e proporre musica. Il metalcore è forse il genere metal che negli ultimi dieci anni ha avuto maggiore sviluppo commerciale e quindi anche di filiazioni e rimaneggiamenti vari: insomma è il classico caso in cui del maiale non si è buttato via nulla e di conseguenza di ogni sua parte si è fatto e detto tutto e il suo contrario. I Confined Within se ne fregano bellamente di tutto ciò, il che tutto sommato può essere anche apprezzabile se uno suona quello che gli piace veramene e basta, ma tutto questo assume uno strano flavour quando “quello” è il genere più in voga degli ultimi anni. L’assenza di originalità e di quel guizzo che sorprende è quindi il “solo” difetto di questo disco, che scorre senza intoppi per l’intera propria durata, ben suonato, ben prodotto, ben arrangiato e ben confezionato, appunto senza intoppi ma anche senza scossoni, rivelandosi un platter dedicato a chi vuole completare la propria collezione dello scibile metalcore, mentre gli altri dovranno aspettare che nel prossimo lavoro i nostri Confined Within si stacchino un poco da questi stilemi e inizino a percorrere una strada più personale e proficua.

Track by Track
  1. Intro 65
  2. We The Kings 75
  3. Forgotten 65
  4. Demons 65
  5. Lullaby 65
  6. Abbandoned 70
  7. When The World Stops Turning 65
  8. Miles away 65
  9. Beginnings 65
  10. An Underlying Past 70
  11. Chasing Ghosts 70
  12. Memories Of You 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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