Atanab «Black Magic» (2011)

Atanab «Black Magic» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
695

 

Band:
Atanab
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Titolo:
Black Magic

 

Nazione:
Colombia

 

Formazione:
Abatan - guitar, bass, keyboards, backing vocals
Darkbegoth - vocals
Karcom - bass

 

Genere:

 

Durata:
38' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Atanab sono il second gruppo che la Mighty Hordes ci ha proposto questo mese ed anch’essi sono colombiani; ma a differenza degli Eternal Choas sono attivi dal 1993 e questo è il loro terzo album, che è stato appunto ristampato dalla suddetta casa discografica. E purtroppo, ascoltando questo “Black Magic”, c’è un po’ di arrosto, ma anche molto fumo purtroppo, perché “Black Magic” è il disco di una band che, nonostante un’esperienza più che decennale, presenta ancora alcune lacune in fase di arrangiamento delle canzone e di omogeneità delle influenze. Questo cd presenta diversi stili tra brano e brano, e si passa infatti dall’assalto di “Rites Of Death”, potente e la meglio strutturata di tutte, non dissimile dall’impeto dei primi Noctifer, alla melodica e molto keyboard oriented “Fury”, all’inclinazione thrash di “Witches Of The Jagua”. Pur trattandosi di brani riusciti nonostante gli stili diversi, tuttavia, il cd termina qui ciò che di veramente interessante ha da dire. Il resto dei brani infatti, chi più chi meno, è meno convincente, presenta alcuni riff banali, come nell’opener “Sons Of Evil”, oppure hanno delle idee poco interessanti, come “Alma Oscura”, che anziché pestare duro si impantana in tempi medi e dispari poco soddisfacenti, per non parlare dello spaventoso luogo comune della title track, che presenta in apertura una voce narrata che in teoria dovrebbe incutere timore senza riuscire neanche un po’, o delle varie “Nightmare With Him” e “Divine Sin”, carine ma niente di più.
Insomma: questo “Black Magic” è il disco di una band che si è prodigata nel cercare buoni giri di chitarra, che tenta l’originalità, ma alla quale invece servirebbe un minore eclettismo e un songwriting maggiormente canonico, oltre che meglio bilanciato a livello di influenze esterne al black. Allo stato attuale sono una band appena carina, ma niente di speciale, e che molto probabilmente non andrà mai oltre questo status, visto che è attiva da diverso tempo e ciononostante ha alcuni grossolani difetti tipici delle band debuttanti. Questo disco è esclusivamente consigliato ai completisti del black metal. Da comprare solo se proprio non trovate nient’altro di interessante.

Track by Track
  1. Intro - Is Sentence Of Satan 60
  2. Sons Of Evil 60
  3. Fury 65
  4. Nightmares With Him 60
  5. Rites Of Death 70
  6. Black Magic 45
  7. Witches Of The Jagua 70
  8. Alma Oscura 60
  9. Divine Sin 60
  10. Instrumental - Born Of Blasphemy Soul 1666 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

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