Playground Trauma «Playground Trauma» (2011)

Playground Trauma «Playground Trauma» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
980

 

Band:
Playground Trauma
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Titolo:
Playground Trauma

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Riccardo Rufo - voce
Matteo Cialdi - chitarra
Iacopo Mati - chitarra
Michael Grein - basso
Alberto Marini - batteria

 

Genere:

 

Durata:
43' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che bellezza ogni tanto aver a che fare con realtà nostrane che propongono testi in madrelingua e con una buona registrazione. Sto parlando in particolare dei Playground Trauma, formazione toscana che sforna il primo demo crossover nel 2008, e rilancia nel maggio 2011 questo primo album full-length di ottima fattura.
Siamo davanti ad un gruppo pieno di possibilità, in grado di tirare fuori ad ogni canzone un genere diverso ed emozioni varie. I dieci pezzi sono introdotti da "L'Era Artificiale", in poche parole il solito intro un po' inquietante tipico di tutte le band metal, fatto solo per annunciare l'inizio del lavoro. Ma la musica vera e propria pompa negli altoparlanti con "Nel Nome Del Progresso", seconda traccia che suona inizilamente thrash, per poi esplodere in un bel punk hardcore molto caparbio. Si continua con "D Fondamentale", brano dal suono propriamente nu-metal, con dei bei riffs poco banali, come pure i testi che caratterizzano non poco la fatica. "Fight In This Time" fa notare vistosamente i bei schratch fatti dal gruppo, quasi a sottolineare la loro appartenenza alla cultura più rap. Qui i ragazzi si distingono per le tematiche senza pregiudizi. Molto bene. Arrivando a "Cuore Sanguina" ci si stacca un po' più dalla violenza sonora adottata in precedenza, per lasciarsi penetrare da una leggera malinconia propria sempre del rap più tricolore. Ma il brano più significativo è "Morte Ai Padroni", dove l'introduzione è una registrazione di Berlusconi intento ad esprime il suo concetto sulla "violenza" delle occupazioni scolastiche. Il resto del testo è fin troppo intuibile.
Comunque sia, l'esordio dei nostrani è molto importante per la scena, in quanto alternano punk hardcore (anche se in minima parte) al crossover e al nu-metal, anche se quest'ultimo sembra essere il genere prediletto dal gruppo. Spero in un ottimo lancio da parte dell'etichetta per questo disco, anche perchè le tematiche, come la musica, sono molto importanti.

Track by Track
  1. L'Era Artificiale 60
  2. Nel Nome Del Progresso 85
  3. D Fondamentale 75
  4. Fight This Time 80
  5. Immagini Di Guerra 80
  6. Cuore Sanguina 75
  7. Morte Ai Padroni 85
  8. Stato Di Fermo 80
  9. Rimani In Superficie 80
  10. Trauma 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

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