Vita Odiosa «Cogito Ergo Crucior» (2011)

Vita Odiosa «Cogito Ergo Crucior» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1330

 

Band:
Vita Odiosa
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Titolo:
Cogito Ergo Crucior

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Wolf - vox, guitars, bass, keyboards, drum programming

 

Genere:

 

Durata:
1h 19' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I più affezionati lettori di Metalwave si ricorderanno, forse, dei Vita Odiosa, una one man band depressive black metal da Napoli che quest’autunno stroncai impietosamente a causa di suoni assolutamente improponibili. Ora il chitarrista dei Gort ritorna con questo “Cogito Ergo Crucior”, e per fortuna anche con dei suoni ben puliti e curati, che rendono il disco ben fatto e quantomeno ascoltabile. Ho usato volontariamente la parola “disco” e non demo, perché, anche se le tracce sono solo cinque, la durata di questo cd è di nientemeno che quasi ottanta minuti di musica! Il depressive black di V.O. però, nonostante un minutaggio prossimo all’indigeribilità, fortunatamente riesce ad ammaliare sin dalle prime note dell’opener “Ancora Una Volta”, poiché emergono immediatamente tutti i pregi del gruppo in fase di songwriting, che tagliano via le ingenuità e la scarsità di idee di alcuni wannabes di questo genere musicale per rimpiazzarle con un senso della melodia buono e toccante, vocals adeguate e non la solita cornacchia insopportabile alla Burzum, stacchi di tastiera buoni e ben congegnati, ed estrazioni di samples da films (come nella fine di “Solo”) ben riuscite, che aumentano l’atmosfera. E questo nonostante il brano succitato duri nientemeno che quasi 19 minuti di musica, che tra l’altro è la media del minutaggio dei brani del disco. Ci sono anche delle ripartenze veloci, che hanno il compito fondamentale e ben riuscito di donare ai brani alcuni cambi di atmosfera che altrimenti renderebbero il disco di una piattezza insopportabile. Anche “Solo” riesce a colpire il bersaglio per via dei pregi suddetti, a cui si aggiunge anche uno stacco molto in stile psichedelico a metà canzone, e successivamente con un sample che accentua la carica disperata e negativa dell’album senza renderlo un piagnisteo.
Musicalmente il disco non conosce parti musicali infelici, dunque, ma si ha l’impressione che dalla terza canzone in poi si pecchi un po’ di presunzione, e che le idee già proposte nei primi due brani comincino a ripetersi, rendendo il resto del disco un po’ meno riuscito. Come se il mastermind Wolf, non sia ancora in grado di toccare gli 80 minuti di musica senza momenti di stanca. Il terzo brano, infatti, presenta un bilanciamento delle influenze molto meno a fuoco all’inizio e nella parte centrale: i riff sono sempre qualcosa di riuscito, ma complessivamente il brano cerca di sfruttare un sound più keyboard oriented che però non è ben bilanciato con l’impatto dei riffs di chitarra. La penultima, e più lunga, “Lenta Si Consuma La Vita” è un altro buon brano che però dà la netta impressione, soprattutto verso la fine, di perdersi in lungaggini e di poter essere più corto, e lo stesso discorso va fatto per l’Outro finale di 9 minuti, solo per tastiera. Un outro abbastanza ben riuscito, ma ingombrante nel minutaggio e non imprescindibile.
Insomma, nonostante una evidente percentuale di pretenziosità, questo primo disco dei Vita Odiosa (se questo è un demo, quanto sarà lungo il cd?) riscatta completamente il nome del gruppo dal disastro del precedente “Viale Del Tramonto” (che a questo punto meriterebbe una ri-registrazione con dei suoni decenti), e lo pone come un interessante gruppo depressive black da seguire per chi ama questo genere. Avanti così, tagliando via un po’ di superfluo per favore.

Track by Track
  1. Ancora Una Volta 75
  2. Solo 75
  3. Silenzio 60
  4. Lenta Si Consuma La Vita 75
  5. Addio 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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