True Lie «Lies Inside» (2011)

True Lie «Lies Inside» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Mad Curtis »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2083

 

Band:
True Lie
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Titolo:
Lies Inside

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Carlo Stefanucci - Chitarra e Voce
Federico Piermatti - Chitarra
Dalila Pilotti - Basso
Alessandro Salari - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
27' 26"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Buona prova dei True Lie che escono con il loro demo ep d’esordio Lies Inside. Nel complesso creano e fanno ben sperare per il futuro nonostante il loro sound sia palesemente acerbo. Il loro metal lunatico, probabilmente crescerà quando riusciranno a trovare un filo logico nella composizione. Sperimentano eccessivamente sui 5 brani, propongono sonorità melodiche con incisi trash che si legano a pseudo riff maideniani. Forse sarebbe meglio scegliere una linea guida e dare maggiore corpo alle tracce. Detto questo c’è da complimentarsi con loro: riescono seppur in maniera discontinua a far intravedere le loro migliori qualità.
Ottimo il cantato sulle parti growl meno sulle melodiche che spesso sono incerte e ripetitive: nella voce c’è di tutto un po’, dal cantato degli AHC sul quale probabilmente dovrebbe puntare il cantante perché le qualità non mancano e linee un po’ più commerciali che versano più sul numetal da evitare. Da sottolineare le chitarre gonfie, presenti, ottimo sound e nel complesso riescono a dare quel qualcosa in più ai brani. I pezzi sono registrati bene, anche se dovrebbero curare meglio stacchi, bridge e soli che risultano a tratti incompleti.
Il lavoro apre con la traccia The Martyrdom Of Saint Me, probabilmente non il migliore dei brani, ricco di ottimi spunti ma difficile all’ascolto per via del ritornello che è decisamente troppo spento e lontano dalle sonorità del resto del demo.
Ottimo lavoro invece per il secondo brano, carico, pungente, graffiante, sicuramente qui si intravede la loro anima. Unica pecca di Remorse sono i backing vocals privi di spessore, quasi inutili.
Il terzo brano, Faces è una cantilena intervallata da partiture degne di Cameron Heacock, anche qui particolari poco curati, ma nel complesso di facile ascolto.
La melanconica In Vino Veritas, parte con sonorità Cobaniane fino ad arrivare al ritornello che non ti aspetti, cadenzato, ottimo ritmo, buona presenza vocale. Da sottolineare anche il bridge trash che sposa perfettamente le differenti parti del brano.
Buona la traccia di chiusura Killer Without Crime, aggressiva al punto giusto la linea vocale, preponderante la sessione ritmica, poco curato il solo, peccato, perché questo risulta essere il brano che più si avvicina alle intenzioni del gruppo.

Track by Track
  1. The Martyrdom Of Saint Me 55
  2. Remorse 70
  3. Faces 65
  4. In Vino Veritas 65
  5. Killer Without Crime 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

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