The Rampage «El Gringo» (2011)

The Rampage ĢEl Gringoģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zoro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
716

 

Band:
The Rampage
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Titolo:
El Gringo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mattia Di Lorenzo - Chitarra E Voce
Federico Guida - Basso
Giuseppe Bumbum Ciampagna - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
31' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

El Gringo. L’album mi compare in una veste irresistibile, colma di immagini vintage e storie di cowboy a cavallo di pachidermi che trucidano alieni. Okay, The Rampage, vi siete conquistati la mia simpatia, e sono davvero curioso di ascoltare il vostro album.
La proposta dei nostri amici abruzzesi è un rock ‘n roll dal sapore americano (anche se qualche turista dei generi la chiamerebbe indie) dotato di sana attitudine punk e che a più riprese strizza l’occhio allo stoner per le masse a la Queens of The Stone Age. I pezzi scorrono trascinanti, all’insegna del groove e del puro divertimento, senza però essere mai scontati. Le canzoni si dipanano sempre varie, concedendoci più di una bella sorpresa: una sessione ritmica frizzante ed una chitarra dalle linee nervose e calde ci conducono per mano attraverso atmosfere southern, ora scanzonate, ora più selvagge, come se guidassimo a tutta velocità in stato d’ebbrezza su una strada in mezzo al deserto. Mi dispiace però far notare, che non siamo certo davanti ad un disco memorabile.
Purtroppo la prima sensazione che ho avuto ascoltando il disco, e che è perdurata, più o meno fastidiosa, per tutti gli ascolti successivi, è che ogni tanto il gruppo addomestichi troppo la sua musica. Il rock ha sempre avuto nelle sue forme migliori una malignità, un non conformismo (paradossalmente ancora di più del suo fratello cattivo, il metal) che lo rende irresistibile. Parlo di quell’energia che, da Woodstock in poi, faceva scandalizzare i benpensanti e dava il brivido della trasgressione a chi amava quella musica. Ed i the Rampage mostrano di possederla solo a tratti:il difetto non l’ho trovato tanto negli arrangiamenti, quanto nella voce del cantante, che a volte lascia indifferenti, mentre il genere suonato penso richieda qualcosa di più istrionico, graffiante. I picchi di interesse, sono infatti quelli in cui il gruppo e soprattutto il singer si lascia andare ad una deliziosa vena di follia, la stessa che traspare dall’artwork. Esemplare a proposito è la titletrack, che non è una delle canzoni milgiori del disco, ma emana un energia di cui troppo spesso in altri momenti dell’album si sente la mancanza.
Mi dispiace aver dedicato tanto spazio ad una critica negativa: El Gringo mi è piaciuto, gli ho dato già diversi ascolti ed altrettanti glie ne darò in futuro, ed è un lampante esempio di come nel 2011 si possa scrivere, pur in una forma classicissima, dell’ottimo rock.

Track by Track
  1. I lost in the red box 70
  2. My bad mirror 75
  3. Dull 75
  4. You control me 75
  5. Shooter 70
  6. Tale of a bloody brother 75
  7. Lips on fire 75
  8. Silverchain 70
  9. El Gringo 75
  10. Ghost track 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
74

 

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